Sono stato io”, avrebbe confessato agli inquirenti, uno dei tre figli di Eleonora Di Vicino, la donna di 84 anni scomparsa da alcuni giorni da Pianura, nel napoletano. Le sue ammissioni hanno consentito di fare
la terribile scoperta: resti umani all’interno di un borsone di tela blu abbandonato sul ciglio di una strada circondata da faggi e castagni. Secondo quanto ricostruito, una signora di 85 anni scompare a fine
agosto e ora le ammissioni da parte del figlio di 47 anni chiariscono, questo giallo. In una borsa recuperata sul ciglio di una discarica, tra Pianura e il comune di Marano sulla collina dei Camaldoli,
vicino a un muretto, viene trovato il primo borsone: all’interno ci sono dei resti quasi certamente di un corpo umano, di donna. In quel bustone dell’Ikea potrebbero esserci i resti della signora scomparsa,
la madre di quell’uomo che da giovedì pomeriggio è stato interrogato in caserma, fino all’ammissione shock. Probabile che ad aver allertato le forze dell’ordine sia stata una donna residente a Pianura, una preside
stimata per la sua professionalità: sorpresa dall’assenza della conoscente, avrebbe dato inizio alle indagini. sulla scomparsa di pensionata di 85 anni, madre di tre figli. L’attenzione investigativa si è focalizzata su uno dei tre figli
della pensionata, un uomo di 47 anni che da sempre presenterebbe problemi di natura psichica: è stato convocato in caserma, è stato ascoltato dai carabinieri, sulle prime pare che abbia negato di conoscere particolari
sulla strana assenza della madre; poi, il crollo emotivo. E le ammissioni, che sembrano più di una confessione. Le indagini, coordinate dal pm Maurizio De Franchis, continuano per scoprire cosa è
accaduto e soprattutto se vi sia qualcuno che abbia aiutato l’uomo a compiere quel macabro delitto e a disfarsi in una maniera così orrenda del corpo della madre.