Purtroppo il piccolo Leonardo non ce l’ha fatta,la sindrome di Rett lo ha portato via a soli 10 anni.
“Non poteva parlare ma comunicava tutto con lo sguardo. E con le sue risate, fragorose, contagiose, che ti trascinavano”, così lo ricorda mamma Cristina al Secolo XIX.
Leonardo nel suo piccolo ha stabilito un record di sopravvivenza visto che, statisticamente, i maschietti afflitti dalla sindrome di Rett “non nascono nemmeno o vivono pochissimo. Lui è stato un vero eroe, ha lottato sempre e ha amato la sua vita” spiega Cristina.
Una vita segnata da trattamenti lunghi e dolorosi ma sempre affrontate con coraggio e con un sorriso che era contagioso e rincuorava medici e infermieri che per anni lo hanno aiutato. “Si alzava con il sorriso, sempre. Ed è cresciuto ad amore e ravioli, quelli dei nonni. Vederlo mangiare era una gioia” ricorda ancora la madre.
La sindrome di Rett è una malattia genetica rara che interessa lo sviluppo neurologico. Colpisce prevalentemente le femminucce (un bambina su 10.000) e porta a rallentamento dello sviluppo e regressione psicofisica, riduzione delle capacità di socializzare e comparsa di movimenti stereotipati delle mani.
Fonte: fanpage