Lei guarda un altro, il fidanzato la tortura e la violenta per punizione: “Doveva provare il mio stesso dolore”

2 Dicembre 2019 - 17:07

Lei guarda un altro, il fidanzato la tortura e la violenta per punizione: “Doveva provare il mio stesso dolore”

Lei guarda un altro, il fidanzato la tortura e la violenta per punizione: “Doveva provare il mio stesso dolore”

Lei guarda un altro in spiaggia. Lui, accecato dalla gelosia, la violenta per due giorni di fila. E’ quanto accaduto in Spagna, a Palma di Maiorca. Il 28enne responsabile del crimine, il nord-irlandese Dylan Rory Rogers, ha ricevuto poche settimane fa dal tribunale spagnolo una condanna a nove anni di carcere.

La violenza: la violenta per punizione

L’episodio risale alla scorsa estate, pieno agosto. I due giovani, al tempo fidanzati, erano in vacanza sull’isola. Stando a quanto rivela il The Irish Times, Rogers ha poi perso la testa perché la ragazza avrebbe guardato un altro in spiaggia. Per questo futile motivo, avrebbe deciso di punirla con violenza e crudeltà, stuprandola per 2 giorni consecutivi e minacciandola di morte.

Le torture

La giovane sarebbe stata sottoposta a delle vere e proprie torture. Le avrebbe spruzzato addosso del peperoncino, tirato delle uova, costretta a danzare nuda per lui. L’avrebbe poi chiamata più volte “schiava”, prima e durante gli stupri. Le avrebbe anche cambiato la Sim del cellulare, in modo da far perdere alla ragazza tutti i suoi contatti e avere un maggiore controllo su di lei. Il 28enne sarebbe inoltre un ex giocatore di rugby e non avrebbe avuto scrupoli a far valere la sua superiorità fisica, visto quanto emerso dalle indagini.

Il movente: la gelosia

La barbarie sarebbe nata a seguito di un malinteso: la ragazza avrebbe guardato un altro giovane sulla spiaggia.Rogers, scrive il Times, l’avrebbe stuprata “per restituirle il dolore che lei gli aveva dato”. Ma l’orrore non finisce qui. Gli investigatori avrebbero rivelato un’evoluzione ancor più crudele dell’incubo vissuto dalla giovane. Il suo aguzzino l’avrebbe anche picchiata, sbattendole la testa contro il muro e stringendole il collo con le mani. Rogers, in arresto dallo scorso agosto, ha ammesso i suoi crimini davanti alla corte. Ha ricevuto poi la condanna a nove anni di carcere e un ordine restrittivo della durata di 21 anni.

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