Le “Visioni Urbane” degli studenti di Scampia in docufilm a episodi: anteprima al cinema Plaza
L’iniziativa dell’Istituto “Galileo Ferraris” promossa da Mic e MiM, che ha visto i ragazzi impegnati sul set guidati dai registi Claudia Brignone, Giuseppe Carrieri, Luca Lanzano e Rosa Maietta, coordinati da Andrea Canova
Un docufilm a episodi realizzato da quattro giovani registi di talento con il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Galileo Ferraris di Scampia. Sabato 14 ottobre alle 10 verrà proiettato al cinema Plaza di Napoli (via Kerbaker 85) “Visioni Urbane”, nato da una iniziativa dell’Istituto Galileo Ferraris guidato dal dirigente Saverio Petitti, e del responsabile scientifico del progetto Sabrina Innocenti, che per la
seconda volta realizza una produzione cinematografica nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MiM, in associazione con Inbilico di Andrea Canova e la collaborazione di Lemon Academy. Interverrà anche Chiara Marciani, Assessora alle politiche giovanili e del lavoro del Comune di Napoli.
Il primo episodio si intitola “Vincenzo” con la regia di Claudia Brignone e vede coinvolti gli studenti Stefano Errichiello, Mariano Licenziato, Alessio Liccardo, Christian Ruocco, Walter Batà e Luca Cimmino. I ragazzi hanno esplorato un angolo di vita e di verde del loro
quartiere dove un uomo vive insieme alla sua famiglia ed ai cavalli che tiene in un piccolo maneggio: li alleva con cura, passione e una dedizione che esprime tutto il suo amore per questi animali così insoliti per un centro urbanizzato.
“Il nome della cometa” è diretto da Giuseppe Carrieri con protagonisti Andrea Mario Ricciardella, Francesco Pio Bifulco, Eduardo Pereposti, Francesco Liccardo e Giovanni Jannone. Qui il regista coglie l’occasione di immaginare il domani partendo dall’osservazione dei luoghi quotidiani e dall’attesa per l’arrivo immaginario di una cometa.
Rosa Maietta ha curato la regia di “La rotonda delle pizzette” con i ragazzi Francesco Capuano, Gerardo Pio Palma, Salvatore Esposito, Alessandro Viscovo, Luca Montuoro e Vincenzo Grasso, dove si racconta la vita ed il lavoro di due giovani pizzettai ambulanti che, divenuti un punto di riferimento del quartiere, cercano il loro riscatto mettendoci tanta passione ed onestà in quello che fanno.
“Spicchi di sogni” di Luca Lanzano è l’ultimo episodio con gli studenti Simone Paolone, Christian Friday, David Moio Del Tuongo, Luca Donadio, Luca Bacco e Luigi Loviso, ed è incentrato sul campetto da basket che viene raccontato come un crocevia di storie e di punti di vista differenti che si intrecciano attraverso la condivisione di uno luogo fortemente identitario e atipico per Napoli.
Questo il risultato, dopo una prima fase di formazione fatta di proiezioni di documentari e lezioni mirate all’apprendimento del linguaggio audiovisivo. Poi gli studenti hanno partecipato e condiviso l’esperienza di set insieme ai registi ed ai tecnici professionisti che li hanno
accompagnati. Ogni allievo ha avuto l’occasione di sperimentare il lavoro di troupe, di partecipare attivamente alle riprese ed alle interviste utilizzando le attrezzature professionali e nell’ottica del lavoro di squadra, al fine di dare così il proprio apporto creativo e collaborativo alla realizzazione dell’opera, coordinati da Andrea Canova.
«Il Cinema non è solo un’occasione ludica, ma è uno strumento didattico e formativo molto creativo e molto utile ad appassionare docenti e studenti verso nuove interpretazioni e nuovi racconti. Il documentario a episodi è stata la conclusione di un percorso di formazione
complesso che ha contribuito alla valorizzazione della scuola come esperienza collettiva e multidisciplinare. L’incontro con gli esperti del cinema è stato molto formativo e lo sguardo dei ragazzi ha colto alcuni tratti del contesto territoriale che racconta una profonda verità. Il risultato finale è uno sguardo critico sul quartiere, un esercizio della mente, del cuore e delle abilità di studenti e studentesse che con
l’ausilio di esperti hanno potuto raccontare il loro punto di vista e sperimentare un esercizio di educazione civica. Il Cinema crea profonde connessioni anche con chi è lontano, l’augurio più profondo è che questo progetto ispiri nuove visioni, e nuovi approcci della scuola al cinema affinché si possano costruire nuove consapevolezze critiche e nuovi ponti culturali, soprattutto lì dove un cinema non c’è esattamente come a Scampia», ha dichiarato Sabrina Innocenti.