Le scade il permesso di soggiorno e la prof l’accompagna all’ufficio immigrazione: “Vedendo una persona bianca ci faranno entrare”

30 Gennaio 2025 - 19:00

Le scade il permesso di soggiorno e la prof l’accompagna all’ufficio immigrazione: “Vedendo una persona bianca ci faranno entrare”
Lunedì 20 gennaio, una docente di italiano e storia, alle 5 del mattino, si è messa in coda all’ufficio immigrazione con una sua alunna 18enne di origini nigeriane per aiutarla ad ottenere in tempo il rinnovo del permesso di soggiorno, documento necessario per poter sostenere l’esame di maturità.
“È brutto ammetterlo ma le ho detto che forse vedendola con una persona di pelle bianca ci avrebbero fatto entrare”, queste le dichiarazioni di Rachela Baroni, insegnante dell’istituto enogastronomico “Beccari” di Torino.
Stando a quanto emerso la 18enne, nata in Italia ma ancora senza cittadinanza italiana, ha subito da poco la perdita della madre, dimenticando così di rinnovare in tempo il permesso.
Come è noto ormai da anni, il mancato rinnovo del permesso di soggiorno costringe le persone che si ritrovano in questa situazione a dover rifare da capo tutti i documenti, il che significa affrontare lunghe ore di coda tra uffici e Questura, che in questo momento potrebbero compromettere  sia la Maturità della ragazzina, sia la sua richiesta di cittadinanza italiana che, per legge, deve essere richiesta tra i 18 e i 19 anni.
“Ogni volta che si presentava a fare la fila con suo padre veniva rimandata indietro per qualche problema non era mai riuscita ad accedere agli uffici e quindi a un certo punto le ho proposto di accompagnarla io” ha spiegato la docente in un intervista al Corriere della Sera.
Dopo ore di attesa però, in tarda mattinata, l’insegnate è riuscita ad entrare per ottenere tutte le informazioni necessarie a risolvere il problema.
“Si sentiva precaria e impotente e quindi le ho proposto di accompagnarla”, ha rivelato alla stampa la prof, per poi concludere: “L’ho fatto per dare voce agli umili che non ne hanno. Come insegnante di tanti di questi ragazzi vorrei che ci mandassero degli esperti a spiegare loro come superare gli ostacoli burocratici che li separano dal riconoscimento della cittadinanza”.
Fonte: Fanpage.it, il Corriere della Sera

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