Kalìka in “Ago, filo ‘e parole…”, per il ciclo “Città cantante 2” va in scena domenica 16 aprile, ore 21, al Teatro Trianon Viviani.
Tre donne, tre voci e tre anime, che si sono incontrate e interpretano riarrangiamenti originali di brani editi, attinti dalle diverse esperienze musicali in gioco, e pezzi inediti. È il trio delle Kalìka, composto da Vania Di Matteo, Anna Rita di Pace e Giulia Olivieri.
Il nome scelto significa «bocciolo» nella lingua hindi per evocare un fiore in potenza che poi manifesterà tutta la sua bellezza.
Le Kalìka sbocciano tre anni fa per caso da una fortuita collaborazione musicale, divenuta prima un progetto vocale a cappella, tutto al femminile, impreziositosi poi della collaborazione di un ensemble di musicisti, con la reinterpretazione intimistica in occasione di Donna di Gragnaniello, in occasione delle manifestazione dell’8 marzo: un testo forte, esplicito e di denuncia sociale, purtroppo ancora attuale, che racconta senza troppi giri di parole quante violenze le donne siano costrette a subire.
Il progetto musicale si è poi piano piano sviluppato, con un’intensa attività di ricerca, personale e di gruppo, partendo dalla musica partenopea e siciliana, fino a valicare confini geografici e culturali, recuperando il dolore struggente del fado portoghese o il ritmo lento, cadenzato e sensuale della canzone messicana degli anni ‘40.
Il concerto “Ago, filo ‘e parole…”, che recupera il titolo dal primo lavoro discografico del gruppo, si costruisce attorno all’immagine archetipa di una Donna pensata come una moderna Penelope seduta dinanzi al telaio della sua anima che si racconta mentre, dedita a una pacifica industriosità, attende qualcuno o qualcosa.
Ella intreccia così, con abilità e sapienza, parole e musica per raccontarsi e raccontare, allo stesso tempo, amori impossibili vissuti sotto i cieli d’Oriente, notti insonni trascorse nel pensiero costante dell’amato assente, intona melodie dedicate a Selene, dea bella e luminosa che amava l’oscurità avvolgendosi nel suo abbraccio. I ricordi, l’attesa, le suggestioni antiche e mistiche si mescolano per dare vita all’arte di cui la donna si fa artefice, consapevole e appassionata. Ella rinasce, quindi, dopo l’attesa paziente e incomincia a cantare se stessa, l’amore, la vita.
Con la direzione musicale di Gianluigi Capasso, sono accompagnate sul palco da Luigi Pelosi al contrabbasso e Francesco Varchetta alla batteria, con la partecipazione del percussionista Pasquale Benincasa e degli attori Diego Sommaripa e Livia Bertè. Ospiti della serata Luigi Esposito, Greg Rega e Fede ‘n Marlen. La produzione del concerto è di Suoni&Scene.