Eppure sarebbe tempo di mettere fine a questa barbara tradizione delle botti e dei fuochi a Capodanno che quest’anno a Napoli lo stesso sismografo si è impennato facendo credere che stesse avvenendo un terremoto ma in realtà era solo causato dalle esplosioni dei fuochi d’artificio. Anche quest’anno si sono verificate spiacevoli episodi a causa dell’esplosione di materiale pirotecnico o colpi d’arma da fuoco come il caso della donna di 45enne, Concetta Russo, morta nella notte per un colpo d’arma da fuoco alla testa mentre festeggiava il Capodanno in casa con i parenti ad Afragola, nel Napoletano.
Indagini sono in corso per quanto accaduto da parte dei carabinieri di Afragola e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna. La donna era giunta in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli con un mezzo di soccorso del 118 intorno all’una della scorsa notte e le sue condizioni erano apparse da subito molto gravi. Un altro caso analogo si è verificato nel rione Forcella di Napoli, ove un’altra donna, una 50enne, è rimasta ferita all’addome da un colpo d’arma da fuoco che l’ha raggiunta mentre assisteva dal balcone di casa allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Quest’anno il bilancio complessivo dell’esplosione di petardi per festeggiare la fine dell’anno e l’arrivo del nuovo anno è di 35 persone ferite, di cui tre minori, (oltre alla vittima) il primo bilancio dei botti esplosi nella notte di Capodanno tra Napoli e provincia. Il dato fornito dalla Questura di Napoli segna un aumento del fenomeno rispetto allo scorso anno quando i feriti a causa dei botti tra Napoli e provincia furono sedici, meno della metà.
Occorre ancora una campagna informativa sullo spettacolo pirotecnico pericoloso, evitando l’uso dei botti illegali che mettono a rischio l’incolumità di adulti e bambini, e far capire che senza le botti ci sarebbe una festa senza feriti, niente incidenti, niente animali terrorizzati, niente strade prese in ostaggio. Cominciamo da questo 2024 per migliorare.