Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata dalla Procura di Milano. Il suo avvocato, Giuseppe Iannaccone, ha parlato con Fanpage.it, chiarendo che per loro la vicenda è “già conclusa”. I rapporti con l’autorità giudiziaria, dice, sono stati definiti.
Gli avvocati di Chiara ritengono che la questione non abbia alcuna rilevanza penale. Credono che i punti controversi siano stati risolti dall’AGCM, e stanno già preparando un confronto con i Pubblici Ministeri.
La difesa di Chiara Ferragni ha venti giorni per decidere se farsi interrogare dai magistrati. Questi decideranno se procedere con il processo o archiviare il caso. Tuttavia, le premesse della Procura indicano la volontà di andare avanti.
Al centro dell’indagine c’è il pandoro Balocco-Ferragni del Natale 2022. Le accuse affermano che le aziende Fenice e TBS Crew, che gestiscono i marchi di Ferragni, insieme a Balocco, hanno pubblicizzato il pandoro “Pink Christmas” a un prezzo esorbitante.
La pubblicità lasciava intendere che una parte del ricavato sarebbe andata a sostenere la ricerca su due tipi di cancro. In realtà, Balocco aveva già fatto una donazione a maggio 2022. L’Antitrust ha multato Ferragni per pubblicità ingannevole, avviando anche un’indagine penale.
I magistrati hanno esaminato anche la vendita delle uova di Pasqua di Chiara Ferragni e Dolci Preziosi. Anche in questo caso, la vendita era legata a un progetto di solidarietà.
Insieme a Chiara Ferragni, sono indagati il suo ex manager Fabio Damato, Alessandra Balocco e Francesco Cannillo.
Fonte: Fanpage
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