Un fronte comune tra sindacati e istituzioni regionali, da allargare anche alle organizzazioni datoriali e agli enti di ispettorato e sicurezza, per invertire la rotta sul fronte degli incidenti sul lavoro e per combattere il fenomeno delle ‘morti bianche’. È
l’impegno assunto nel corso della tavola rotonda dal titolo ‘Lavoro: qualità e sicurezza’, promosso a Napoli dal gruppo del Pd in Consiglio regionale.
La Campania è maglia nera al Sud ed è terza tra le regioni italiane in questa triste graduatoria. Secondo gli ultimi dati Inail, nel 2022 sono stati 91 i casi di ‘morti bianche’, uno ogni 4 giorni. A questi numeri si sono aggiunti, sempre nel 2022, i 33mila infortuni sul lavoro (oltre 90 al giorno), di cui quasi 26mila nei settori dell’industria e dei servizi.
Con la mozione presentata in Consiglio regionale il 22 dicembre scorso dal consigliere Massimiliano Manfredi e sottoscritta da tutto il gruppo, il Pd ha chiesto e ottenuto la modifica della legge regionale del 9 agosto 2013 in materia di salute e sicurezza sul
destinando le somme percepite a titolo di risarcimento al finanziamento di azioni volte al contrasto degli infortuni e delle morti sul lavoro. Con l’ultima legge di bilancio, inoltre, si è previsto uno stanziamento complessivo di 250mila euro per il triennio 2023-2025, da destinare a percorsi socio-educativi per i figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro.
“Accanto a questo, che riguarda il post – sottolinea Manfredi – siamo impegnati con i sindacati per la costituzione di un nuovo patto tra mondo delle imprese, parti sociali e politica al fine di rafforzare il tema della prevenzione, perché noi vinceremo solo
allargato anche alle parti datoriali. Se vogliamo segnare un passo significativo sulla tutela dei lavoratori – ragiona – dobbiamo avere la possibilità di un confronto complessivo con tutti gli attori in campo, perché la sicurezza sul lavoro parte dalla prevenzione e dalla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro”.
I sindacati rimarcano il salto di qualità della Campania sul piano legislativo e sul sostegno alle famiglie delle vittime. “Aver modificato la legge regionale n.11 del 2013 consente a una regione come la nostra, con numeri drammatici, di avviare un’azione di civiltà nel restituire valore al lavoro – evidenzia il segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci –