L’autopsia di Davide Gorla, il 50enne ucciso nella sua cartoleria: fatale la coltellata al collo

1 Luglio 2025 - 20:53

L’autopsia di Davide Gorla, il 50enne ucciso nella sua cartoleria: fatale la coltellata al collo

È stata una coltellata al collo a causare la morte di Davide Gorla, il commerciante ucciso nel pomeriggio del 25 giugno all’interno della sua cartoleria “Linea Continua”, situata nel centro di Busto Arsizio. Lo ha confermato l’autopsia eseguita ieri, nell’ambito dell’inchiesta aperta per omicidio volontario.

Al momento, l’unico arrestato è Emanuele Mirti, 50 anni, residente a Castellanza (Varese) e affittuario di Gorla. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, ma si ipotizza possa trattarsi di un coltello, un taglierino o un tagliacarte.

Secondo gli inquirenti, il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a questioni economiche: Mirti avrebbe accumulato un debito di circa 10mila euro per affitti non pagati. Sulla targhetta del campanello dell’appartamento in viale Lombardia, un edificio di cinque piani a Castellanza, compaiono entrambi i nomi. Tuttavia, dalle indagini è emerso che nell’abitazione vivesse solo Mirti, mentre Gorla risiedeva a Rescaldina con il fratello, a pochi chilometri di distanza.

A carico dell’operaio, incensurato, ci sono le testimonianze di alcuni presenti e le immagini di videosorveglianza, che lo ritraggono nei pressi della cartoleria in un orario compatibile con quello dell’omicidio. In alcune riprese si vedrebbe anche il 50enne mentre si cambia la maglietta, presumibilmente sporca di sangue.

In un primo momento, Mirti ha ammesso di essersi recato nella cartoleria il giorno dell’omicidio e di aver avuto una discussione con Gorla, ma ha negato ogni coinvolgimento nel delitto. In seguito, durante l’interrogatorio condotto dal Procuratore Claudio Nocerino e dal giudice per le indagini preliminari Stefano Colombo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Fonte: Fanpage.it

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