Il quotidiano statunitense ‘New York Times’ ha stilato una lista dei migliori libri del XXI secolo: al primo posto c’è “L’amica geniale” di Elena Ferrante.
Un gruppo di 503 giudici, tra scrittori di saggistica, poeti, critici ed altri amanti del mondo della lettura, ha scelto i 100 libri più importanti del nostro secolo. Il migliore, secondo la giuria, è “L’amica geniale” della nostra Elena Ferrante. Il romanzo è stato tradotto anche in inglese da Ann Goldstein.
Lo staff del NYT ha spiegato come è nata l’idea: “Molti di noi provano gioia nel guardarsi indietro e nel fare il punto sulla propria vita di lettori, ed è per questo che abbiamo deciso di celebrare i primi 25 anni di questo secolo con un progetto ambizioso: fare un primo tentativo di determinare i libri più importanti e influenti dell’epoca. In collaborazione con Upshot, abbiamo inviato un sondaggio a centinaia di luminari della letteratura, chiedendo loro di nominare i 10 migliori libri pubblicati dal 1° gennaio 2000”.
Tra coloro che hanno votato la classifica compaiono scrittori ed autori del calibro di Stephen King, James Patterson, Sarah Jessica Parker e molti altri.
La descrizione:
Per ogni libro presente in classifica compare anche una piccola descrizione. Quella per “L’amica geniale” è la seguente: “Il primo volume di quella che sarebbe diventata l’avvincente serie di quattro libri di romanzi napoletani di Ferrante presentava ai lettori due ragazze cresciute in un quartiere povero e violento di Napoli, in Italia: la diligente e rispettosa Elena e la sua carismatica e selvaggia amica Lila, che nonostante la sua la feroce intelligenza è apparentemente limitata dai magri mezzi della sua famiglia. Da lì il libro (come la serie nel suo insieme) si espande in modo propulsivo come l’universo primordiale, comprendendo idee su arte e politica, classe e genere, filosofia e destino, il tutto attraverso un focus dedicato all’amicizia conflittuale e competitiva tra Elena e Lila, man mano che diventano adulte complicate. È impossibile dire quanto da vicino la serie segua la vita dell’autore – Ferrante scrive sotto pseudonimo – ma non importa: “L’amica geniale” è considerato uno dei principali esempi della cosiddetta autofiction, una categoria che ha dominato la letteratura del 21° secolo. Leggere questo romanzo indimenticabile e senza compromessi è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso e snervante, tutto allo stesso tempo.”
Fonte: fanpage.it