Prosegue il conflitto in Ucraina, ma è delle ultime ore la polemica che ha colpito Carlo Calenda, riferita ad un tatuaggio che il leader di Azione ha sul braccio.
Ad attaccare Calenda è stata l’ambasciata russa in Italia.
“Ma il politico italiano Carlo Calenda, come del resto alcuni altri suoi malcapitati colleghi, davvero comprende cosa significhi il simbolo che si è fatto tatuare sul braccio? In Russia, a tal proposito, si usa dire ‘son tutti frutti dello stesso campo’. In sostanza, il suo gesto non è altro che una sorta di adesione volontaria al consesso dei seguaci di Petljura, Bandera, Shukhevych e di altri nazisti e collaborazionisti di origine ucraina, le cui mani affondavano nel sangue di ebrei, zingari, ungheresi, russi e ucraini”. Questo il messaggio lanciato sui social dell’ambasciata del Cremlino in Italia.
In riferimento alla questione, la risposta di Calenda è stata tempestiva. “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’URSS. La libertà alla fine vince sempre sulla tirannia. E se vi mettete paura di un tatuaggio vuol dire che ne siete già consapevoli”.
Intanto continuano i dialoghi da Zelensky e l’UE. Il leader ucraino ha riferito di aspettarsi un nuovo pacchetto di sanzioni per la Russia di Putin. “Stiamo preparando insieme ai nostri partner dell’Unione europea il 20esimo pacchetto di sanzioni. Entro un mese ci aspettiamo che sia pronto e proponiamo di aggiungere al 20° pacchetto di sanzioni dell’Ue le persone fisiche e giuridiche russe che ancora guadagnano dalle risorse energetiche”.
Fonte: La Repubblica
