A Copparo nel Ferrarese, il West Nile ha provocato un morto. All’ospedale di Cona “per una grave forma di encefalite” è scomparso un anziano di 88 anni. Lo comunica l’Azienda
ospedaliero-universitaria di Ferrara, sottolineando che “il caso confermato è stato comunicato all’Ausl che ha tempestivamente attivato l’indagine epidemiologica”.
A questa si aggiungono altre due morti sospette per virus West Nile nel Trevigiano. L’Ulss 2 veneta è infatti “in attesa di conferma in relazione a tre casi probabili” di infezione “nel
proprio territorio”. Di questi, un 72enne di Cessalto “è già stato dimesso dall’ospedale ed è in buone condizioni di salute”. Ma sono in corso accertamenti su altri due anziani che
invece hanno perso la vita. Il primo caso, informa l’Ulss Marca Trevigiana, risale al 15 luglio quando il Servizio Igiene e Sanità pubblica “Sisp” del Dipartimento di Prevenzione ha
ricevuto la notifica di un caso probabile di arbovirosi da West Nile nel Comune di Ponzano Veneto. Il virus West Nile aveva fatto ieri una nuova vittima in Veneto, in provincia
di Padova. Ieri sera, all’ospedale di Schiavonia, è deceduto un anziano di 77 anni, residente in provincia, affetto da più patologie, ricoverato con un quadro di encefalite da West Nile.
Attualmente, il quadro delle encefaliti comprende il paziente deceduto la scorsa settimana a Piove di Sacco (Padova), uno ricoverato sempre a Piove di Sacco in Terapia intensiva,
confermato positivo alla West Nile, un terzo paziente ricoverato a Schiavonia, in miglioramento, un quarto in Azienda Ospedaliera a Padova. Un’altro caso notificato ieri in
Piemonte è stato riscontrato in provincia di Novara. Dall’Asl di Vercelli sottolineano che il paziente vercellese è prossimo a essere dimesso.
Il Dipartimento di Prevenzione, con la parte veterinaria, registra due cavalli infetti dal virus con sindromi neurologiche.