È il momento di dire “Basta”, è il momento di reagire.
Come se reagire fosse facile, un ragazzo ammazzato, a settimana, quanti ne conteremo ancora.
Quanti genitori dovranno piangere, quanti figli non torneranno a casa.
Sono troppi , sono giovani, molto giovani, l’ interrogativo resta solo uno.
Escono armati ? Perché?
Siamo di fronte ad una vera e propria guerra, si muore per una scarpa sporcata, si muore per uno sguardo di troppo, si muore e basta .
La ricostruzione
Angelo Correra ucciso in centro a Napoli con un colpo di pistola alla fronte. Ipotesi esecuzione. Aveva 18 anni
Si chiama Angelo Correra, il 18 enne ucciso in pieno centro a Napoli dopo essere stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco, più precisamente in fronte. Il ragazzo era ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli.
Secondo una prima ricostruzione della Polizia di Stato, il tutto è accaduto verso le 5 del mattino di sabato 9 novembre.
Da una prima immediata ricostruzione di fatti è emerso che la vittima, incensurata, si trovava nel centro storico campano in zona Tribunali, quando è stata raggiunta dai colpi d’arma da fuoco. La dinamica è in fase di ricostruzione a cura della locale Squadra Mobile che procede.
I testimoni
Secondo quanto riporta l’Ansa Correra è il cugino del 17enne Luigi Caiafa ucciso da un poliziotto il 4 ottobre del 2020 durante una rapina nel cuore di Napoli.
Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, un uomo si è avvicinato alla vittima che si trovava su via dei Tribunali, all’angolo piazza Sedil Capuano, e ha sparato un colpo di pistola alla testa della vittima, prima di dileguarsi. Una testimonianza importanza che cambia la prospettiva delle idagini, perché non si tratterebbe più di un errore, ma di una vera e propria esecuzione.
Chi era la vittima
Residente nella zona dei Tribunali, Correra è stato raggiunto sul posto dell’agguato da parenti ed amici che hanno poi affollato l’esterno dell’ospedale dei Pellegrini in cui il giovane è stato ricoverato.
Alla morte cerebrale è seguita la morte fisica dopo qualche ora.
Arcangelo Correra era cugino di Luigi Caiafa, ucciso nel 2020 da un poliziotto durante una rapina nel centro di Napoli.
Nella notte del 4 ottobre 2020, Caiafa e il complice Ciro De Tommaso (figlio di Genny ‘a Carogna), erano arrivati a bordo di uno scooter rubato nei pressi dell’incrocio tra via Duomo e via Marina, dove una Mercedes con alcuni ragazzi a bordo era ferma.
L’obiettivo era rapinare i ragazzi nell’auto, ma si trovò a passare di lì una civetta dei poliziotti. Ciro De Tommaso puntò la pistola contro i poliziotti. In una telecamera di videosicurezza si nota Caiafa che grida al complice «Spara, spara, le guardie». Un poliziotto sparò tre colpi, uno dei quali raggiunse proprio Caiafa, che venne ferito al collo in maniera mortale.
Le indagini sul poliziotto furono poi archiviate: per i giudici, il comportamento fu motivato dalla legittima difesa, perché gli venne puntata contro una pistola, sebbene poi rivelatasi un giocattolo privo del tappo rosso.
Non importa chi fosse, da dove provenisse, la cosa inquietante, è la facilità di uccidere