La Terra sfiorata da un asteroide, ma nessuno se ne accorge

18 Luglio 2023 - 8:13

La Terra sfiorata da un asteroide, ma nessuno se ne accorge

L’osservatorio Atlas in Sudafrica, solo due giorni dopo avrebbe rilevato il passaggio di un corpo celeste che ha sfiorato la terra. Un passaggio ravvicinatissimo in

termini astronomici, che però non è stato rilevato da nessuno strumento. Provenendo dalla direzione del Sole, il blocco di roccia non era infatti visibile.

L’asteroide che ha sfiorato la Terra, si chiama “2023 NT1” transitando a circa 100 mila chilometri dal nostro pianeta: una distanza pari più o meno a

un quarto di quella che c’è fra la Terra e la Luna. Un asteroide di tali dimensioni – una sessantina di metri di diametro – avrebbe provocato effetti disastrosi in

caso di collisione con il nostro pianeta. Si calcola che il cratere generato dall’impatto avrebbe superato il chilometro di diametro: all’incirca come il

Meteor Crater in Arizona, creato dall’impatto di un meteorite 50 mila anni fa. Secondo le stime, la sua potenza distruttiva era pari a quella generata da 600 bombe

atomiche. Per fare un altro paragone, il meteorite di Chelyabinsk, esploso nel 2013 nell’impatto con l’atmosfera sopra la Russia, aveva circa un

terzo del diametro di 2023 NT1 ed ebbe effetti devastanti: l’onda d’urto frantumò vetri e muri, ferendo centinaia di persone. Non essersi accorti del passaggio

dell’asteroide costituisce dunque un grande problema: 2023 NT1 ha dato una grande lezione all’umanità, ricordando l’importanza di potenziare i

sistemi di difesa planetaria. Si vedrà se questa lezione verrà colta o se cadrà nel vuoto. Per difendere la Terra occorre poi lavorare su sistemi in grado di

deviare la traiettoria di corpi pericolosi. Un caso di successo è rappresentato dalla sonda Dart della Nasa, che a settembre 2022 ha colpito l’innocuo asteroide

Dimorphos, riuscendo a modificarne l’orbita. Nel 2024 partirà inoltre la missione Hera dell’Esa, con l’obiettivo di studiare da vicino gli effetti della collisione e sviluppare tecnologie per la difesa planetaria. Fonte tgcom24.