Il 19 luglio 1992 la strage di via d’Amelio, a Palermo, che costò la vita al giudice del pool antimafia Paolo Borsellino e ai componenti della scorta.
A 29 anni di distanza ancora tanti i punti oscuri.
Numerose le iniziative per ricordare l’anniversario in tutta Italia.
Molte le iniziative per commemorare la figura di Borsellino.
Questa sera nel capoluogo siciliano si terrà una fiaccolata per ricordare il giudice ucciso.
A novembre del 2019 si è concluso in appello il quarto processo per la strage di via d’Amelio, che ha confermato la condanna all’ergastolo per i boss Salvo Madonia ,e Vittorio Tutino, imputati il primo come mandante ,e il secondo come esecutore della strage.
L’attentato del 19 luglio 1992 avvenne a meno di due mesi, da un’altra strage, quella di Capaci, in cui morì l’altro giudice del pool antimafia, Giovanni Falcone, insieme alla moglie e agli agenti della scorta.
“L’attentato di via D’Amelio, ventinove anni or sono, venne concepito e messo in atto con brutale disumanità.
Paolo Borsellino pagò con la vita la propria rettitudine e la coerenza di uomo delle Istituzioni.
Con lui morirono gli agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.
La memoria di quella strage, che ha segnato così profondamente la storia repubblicana, suscita tuttora una immutata commozione, e insieme rinnova la consapevolezza della necessità dell’impegno comune per sradicare le mafie, per contrastare l’illegalità, per spezzare connivenze e complicità che favoriscono la presenza criminale”.
Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione. “Paolo Borsellino, e come lui Giovanni Falcone, sapevano bene , prosegue Mattarella ,che la lotta alla mafia richiede una forte collaborazione tra Istituzioni e società.
Per questo si sono spesi con ogni energia”