La storia di Daniela Sanjuan: la scomparsa avvolta nel mistero e il ritrovamento del suo scheletro

22 Ottobre 2022 - 11:37

La storia di Daniela Sanjuan: la scomparsa avvolta nel mistero e il ritrovamento del suo scheletro

In una sera di ottobre del 2003, Daniela, 14enne con gravi disturbi psichiatrici, scompare dalla comunità per ragazzi ‘difficili’ di Perugia dove è ricoverata.

Daniela è nata in California da padre argentino e madre italiana, ed è vissuta tra la Campania e l’America del Sud. Parte delle sue radici è a Buenos Aires dove vive suo padre e l’altra parte a Piano di Sorrento, dove si sono stabilite dopo la separazione la madre Anna e la sorella Ester.

Non è il primo dei suoi tentativi di fuga, ma stavolta è andata più lontana.

Nonostante le ripetute segnalazioni alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ , di lei non si hanno notizie.
Da Meta Di Sorrento, Daniela viene portata in Umbria, accolta dalla comunità Il Piccolo Carro, guidata dai coniugi Cristina Aristei e il marito Pietro Salerno. Ma Daniela si chiude sempre di più finché il Tribunale di Napoli chiede che la ragazza venga trasferita in una struttura più idonea. Ma la mattina del 23 ottobre Daniela sparisce per sempre. Nel 2004 le ricerche vengono sospese e il caso viene archiviato dal PM di Perugia come allontanamento volontario.

Dieci anni dopo, un violento temporale fa riaffiorare il frammento di un teschio umano nel boschetto circostante alla struttura de il Piccolo Carro. A giudicare dalla forma e dimensione, si tratta del teschio di una giovanissima donna e dopo altri tre anni, il test del DNA rivela che appartiene a Daniela. La ragazza era sempre stata lì, a pochi passi dal cancello della comunità.

Il ritrovamento fa scattare un’indagine per omicidio colposo nei confronti degli amministratori de Il piccolo carro. Ma mentre si rivela impossibile risalire alla causa della morte di Daniela, dalle indagini si scopre ‘Il piccolo carro’ aveva avviato la sua attività socioassistenziali senza aver ancora avuto i permessi della Regione Umbria e utilizzava terapie farmacologiche con gli ospiti, senza averne le autorizzazioni.
Il caso è stato archiviato già da qualche anno. Cosa sia successo a Daniela è ancora un mistero.