La sera al pub e lo schianto: morti zia e nipote, la mamma del bimbo positiva all’alcol test

24 Giugno 2024 - 10:39

La sera al pub e lo schianto: morti zia e nipote, la mamma del bimbo positiva all’alcol test

Una famiglia distrutta in quella che doveva essere una serata come tante e che invece è finita con un’auto contro il guard rail, una ragazza e un neonato morti e altre due giovani in ospedale.

Le vittime dell’incidente sono zia e nipote, la donna ferita è la mamma del piccolo.

Da quanto emerso era lei al volante ed era ubriaca. È quanto accaduto tra sabato e domenica alle porte di Palermo, lungo la Palermo-Sciacca.

Sappiamo che una Fiat Punto è finita contro il guard rail.

Selma El Mouakit, 20 anni, il piccolo Abd Rahim Gharsallah, 16 mesi muoiono.

La ragazza alla guida dell’auto, 23 anni, rimane ferita cosi come un’altra ragazza che era seduta sul sedile posteriore.

Col passare delle ore si chiariscono i rapporti tra le persone coinvolte.

Al volante c’era la 23enne, che è la mamma del bambino morto e quindi sorella dell’altra vittima.

Il suo tasso alcolemico era superiore alla norma.

I carabinieri della compagnia di Monreale stanno attendendo il dato preciso e le controanalisi.

Le sue condizioni sono gravissime, è ricoverata all’ospedale Civico di Palermo in prognosi riservata.

Secondo una prima ricostruzione avevano passato una serata in un pub di Palermo e stavano tornando a casa, a San Giuseppe Jato.

Pare che il bimbo non fosse nel seggiolino, ma che la zia – seduta sul anteriore lato passeggero – lo tenesse tra le sue braccia.

Lo spettacolo che si è presentato ai soccorritori alle prime luci dell’alba è stato terribile: la Fiat Punto ridotta a un ammasso di lamiere e i corpi del bimbo e della giovane zia sull’asfalto dopo avere sfondato il parabrezza.

“San Giuseppe Jato è un paese a lutto” dice il sindaco Giuseppe Siviglia, visibilmente scosso dalla notizia che si è subito diffusa in paese.

“Nell’incidente sono rimasti coinvolti i componenti di una famiglia di origini marocchine ben integrata.

I nonni sono arrivati in paese 40 anni fa. La nonna delle ragazze finite in ospedale ha sempre fatto la collaboratrice domestica.

Una persona per bene come il nonno che lavora nei mercatini

Sono molto conosciuti e rispettati – aggiunge il sindaco – sono ben voluti da tutti e hanno legato con tantissimi in paese. È davvero un momento triste per la nostra comunità”.