La povertà in Italia è ai massimi storici, allarme della Caritas

20 Giugno 2024 - 8:50

La povertà in Italia è ai massimi storici, allarme della Caritas

Il Report statistico Povertà 2024 di Caritas italiana, evidenzia che oggi la povertà è arrivata ai massimi storici. “Le stime preliminari dell’Istat rilasciate lo

scorso marzo, e riferite all’anno 2023 – si legge -, attestano che il 9,8% della popolazione, un residente su dieci, vive in uno stato di povertà assoluta”.

Per quanto riguarda, in particolare, gli anziani, nel 2023 le Caritas diocesane e parrocchiali hanno incontrato e supportato 35.875 persone della

terza età, pari al 13,4% dell’utenza complessiva (considerando i soli centri/servizi in rete). “Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un netto

aumento del peso degli anziani che è passato dal 7,7%, del 2015, a oltre il tredici per cento del 2023. “Nel 2023 le persone senza dimora sostenute dalla rete delle

Caritas diocesane e parrocchiali sono state 34.554, corrispondenti al 19,2% dell’utenza complessiva. Il valore risulta in crescita sia in termini assoluti che percentuali:

nel 2022 erano 27.877, pari al 16,9% del totale. Si contano quindi 6.677 persone senza dimora in più rispetto al 2022 e oltre 10.500 rispetto al 2021”.

Per quanto riguarda il profilo di chi chiede aiuto, il Report spiega: “Chiedono aiuto donne (51,5%) e uomini (48,5%). L’età media si attesta a 47,2 anni (era 46 nel 2022).

Le persone con domicilio rappresentano l’80,8%. Alta come di consueto l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori.

In alcune Regioni l’incidenza dei genitori risulta ancor più elevata, ad esempio nel Lazio (91%), in Calabria (82,2%), Umbria (81,4%), Puglia (80,6%), Basilicata (79%) e

Sardegna (75,3%). Se si guarda alle famiglie con minori, queste rappresentano il 55,9% del totale; in valore assoluto si tratta complessivamente di 150.861

nuclei, a cui corrispondono altrettanti o più bambini e ragazzi in stato di grave e severa povertà. Questo preoccupa e sollecita”. Tra gli assistiti Caritas

prevalgono le persone con licenza media inferiore che pesano per il 44,3%; se a loro si aggiungono i possessori della sola licenza elementare (16,1%)

e la quota di chi risulta senza alcun titolo di studio o analfabeta (6,9%) si comprende come oltre i due terzi dell’utenza siano sbilanciati su livelli di istruzione

bassi o molto bassi (67,3%)”.”Nascere e crescere in una famiglia povera – osserva Caritas – può essere infatti il preludio di un futuro e di una

vita connotata nella sua interezza da stati di deprivazione e povertà, anche in virtù del nesso che esiste tra povertà economica e povertà educativa. Fonte tgcom24.