L’altro ieri, una statua di circa cento chili ha travolto una bimba di 7 anni, Lavinia Trematerra, a Monaco di Baviera. La piccola stava giocando con un’amichetta nel giardino dell’albergo.
Secondo la ricostruzione del padre, erano da poco passate le 18 quando l’avvocato Michele Trematerra è sceso nella hall dell’albergo insieme alla figlia. La bambina si ferma a giocare con un’altra bambina nel giardino dell’albergo e al centro si trovava una statua di marmo. Lavinia non l’aveva neppure toccata la statua (del resto, sarebbe improbabile per una bambina buttare giù una statua di 100 chili). Ma pochi istanti dopo, la statua l’ha schiacciata sul petto. Il papà ha assistito impotente alla scena, e non ce l’ha fatta a salvarla. E neppure i soccorsi, giunti sul posto dopo circa 10 minuti, sono riusciti ad evitare la sua morte. «La nostra vita è finita – dice il padre con un filo di voce – era una bambina meravigliosa. E niente e nessuno potrà più restituircela».
Un particolare potrebbe chiarire la dinamica di questa tragedia: il prato del giardino era completamente bagnato a causa dei temporali dei giorni precedenti. Questo potrebbe aver compromesso la stabilità della statua.
Ulteriori dettagli potranno essere precisati quando verrà eseguita l’autopsia sul corpo della bimba. Della vicenda se ne sta occupando il console italiano a Monaco di Baviera, Enrico De Agostini.
Su Facebook la madre scrive: «Sei e sarai sempre il nostro angelo. Amore della nostra vita». Questo invece il ricordo di un amico di famiglia, Alessandro Balzano: «Ora ci sarà un angioletto in più che sorveglia Ponza… Mi sembra di vederla ancora oggi quando, il 21 agosto, è partita dall’isola con aria dispiaciuta. Si mise a ridere quando dissi a mamma Valentina che stava diventando proprio una signorina». Matilde invece commenta: «Ti ricordo piccola piccola, sempre allegra e sorridente. Ponza era il tuo regno e lo sarà per sempre. Anche da lassù».