La Mostra e una nuova Napoli
Anteprima nazionale del film sulla storia della Mostra d’Oltremare
Ieri pomeriggio al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, si è svolta l’anteprima nazionale del documentario La Mostra e una nuova Napoli. L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna ‘Napoli 2500’, che celebra i 2.500 anni dalla fondazione di Neapolis con eventi diffusi durante l’anno fortemente voluti dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e sotto la direzione artistica di Laura Valente. All’anteprima hanno partecipato circa trecento persone e numerosi rappresentanti delle Istituzioni, tra cui la vicesindaca Laura Lieto. Il documentario di Francesco Carignani ha raccontato la Mostra tra storia, architettura, visione urbanistica e identità cittadina.
“Uno spazio per la città purtroppo parzialmente noto ai napoletani, che rischia di perdere degli spettacolari esempi di architettura, in alcuni casi già molto compromessi. È grazie a questo documentario che spero di sensibilizzare le istituzioni, ma soprattutto i cittadini, nella riscoperta e valorizzazione di questo spazio dall’alto valore culturale ed ambientale”, commenta Francesco Carignani, regista del documentario realizzato con la fotografia di Luigi Scaglione e la produzione esecutiva di Oltrecielo AVPA.
“La Mostra Spa è una società partecipata da Comune, Regione, Città Metropolitana e Camera di Commercio. Stiamo vivendo in una fase politica nuova, dove auspichiamo un rinnovamento per la Mostra, grazie anche ad una forte intesa tra le parti e il Governo, per la rinascita di una parte significativa della città, in momento storico fondamentale per Napoli”, commenta il Professor Alessandro Castagnaro, tra le voci principali del documentario.
“La valorizzazione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e architettonico della città passa attraverso la promozione culturale di luoghi emblematici come la Mostra d’Oltremare. Nell’anno dei festeggiamenti di Napoli 2500, la Mostra diventa ancora più centrale nel racconto in cui passato e presente si fondono per immaginare il futuro. Il suo è un ruolo strategico, da polo culturale ed economico capace di generare sviluppo, attrarre napoletani e turisti e contribuire alla crescita del nostro territorio ”. Spiega l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli Teresa Armato.
“Siamo felici che eventi come questo facciano crescere l’interesse nei confronti della Mostra d’Oltremare, luogo simbolo dell’area occidentale di Napoli e dell’intera città. Il valore storico e architettonico della Mostra è uno dei fattori che fa di questa location un vero e proprio attrattore di fiere ed eventi strategici, in grado di incidere sia sul piano dell’offerta culturale che sul piano
dell’economia territoriale. Negli anni, abbiamo avuto la possibilità di confermare gli impegni con i nostri partner e di ampliare l’agenda grazie a nuove fruttuose collaborazioni. Questo film sulla storia della Mostra d’Oltremare è il giusto riconoscimento al valore di un luogo che non ha mai perso il suo fascino e la sua rilevanza storica e strategica per la città”. Queste, le parole di Maria Caputo, consigliera delegata MdO.
La Mostra d’Oltremare nasce negli anni Trenta del Novecento, nel pieno del periodo fascista, come uno dei più imponenti progetti espositivi e propagandistici del regime. Inaugurata nel 1940, la Mostra fu pensata come una grande vetrina delle ambizioni coloniali, culturali ed economiche dell’Italia nel Mediterraneo e oltremare, ma anche come un laboratorio di sperimentazione architettonica e urbanistica.
Il progetto generale venne affidato all’architetto Marcello Canino, affiancato da un gruppo di giovanissimi progettisti dell’epoca, tra cui Carlo Cocchia, Giulio De Luca, Venturino Ventura, Bruno Lapadula, Michele Capobianco, Roberto Pane, Luigi Cosenza e la prima donna laureata in architettura a Napoli, Stefania Filo Speziale, che diedero vita a un complesso unitario, caratterizzato da uno stile monumentale, razionalista e simbolico. La Mostra non doveva essere soltanto uno spazio fieristico, ma il fulcro di una vera e propria “nuova Napoli”, un quartiere moderno, turistico e polifunzionale, destinato a cambiare il volto occidentale della città.
Tra le strutture più rappresentative spiccano la Torre delle Nazioni, i grandi Padiglioni monumentali, il Laghetto di Fasilides, il Teatro Mediterraneo, e i vasti viali alberati che dovevano essere collegati ad altre importanti strutture della zona, come le terme, l’ippodromo, che trasformarono l’area in uno dei più grandi e importanti parchi urbani della città. Un progetto che coniugava architettura, spettacolo, benessere, sport e tempo libero, secondo una visione moderna e integrata dello spazio urbano e che proseguì con le trasformazioni della mostra, parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, nella nuova inaugurazione degli anni ’50.
È proprio in questo solco storico, politico e culturale che si inserisce il documentario, che, grazie agli interventi di esperti come Alessandro Castagnaro, Francesco Barbagallo, Giovanni Menna, Fabio Mangone e tanti altri, racconta la nascita, le trasformazioni e il valore simbolico della Mostra d’Oltremare fino ai giorni nostri, restituendone la complessità: da strumento di propaganda del regime a patrimonio architettonico, culturale e ambientale da tutelare e rilanciare oggi come risorsa per la città.
Scheda tecnica
Titolo: La Mostra e una nuova Napoli
Una produzione: Fucina Umanistica Digitale, con il supporto tecnico di Oltrecielo AVPA
53 minuti, Napoli, 2025.
Scritto e diretto da Francesco Carignani
Direttore della Fotografia: Luigi Scaglione
Musiche: Lorenzo Catocci
Camera: Diego Vitale
Drone: Alberto Mancini
Montaggio: Luigi Scaglione
Colorist: Diego Vitale
Audio in Presa Diretta: Pasquale Pisano
Sound Mix: Lorenzo Catocci
Con Lidio Aramu, Giovanni Arena, Francesco Barbagallo, Pasquale Belfiore, Alfredo Buccaro, Lorenzo Capobianco, Maria Caputo, Francesco Carignani, Alessandro Castagnaro, Corrado Castagnaro, Fabrizio Cembalo Sambiase, Raffaele Cercola, Mino Cucciniello, Claudio Curcio, Giovanni La Rana, Fabio Mangone, Andrea Maglio, Giovanni Menna, Lilia Pagano, Luca Simeone, Marisa Zuccaro.
Progetto realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio, ai sensi della Legge Regionale 19/2019. Realizzato con il supporto di Seda, Premio GreenCare, American Studies Center, Rotary Club Campania-Napoli ed il supporto tecnico di Oltrecielo AVPA. Con il patrocinio di: Comune di Napoli, Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II, FAI Campania, Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani – ANIAI Campania e Società Napoletana di Storia Patria.
