Vialli purtroppo è stato portato via da una grave stadio di tumore al pancreas scoperto 5 anni fa.
Come specificato dall’Istituto Humanitas, che cita i dati dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM), la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è infatti solo dell’8 percento, mentre a 10 anni si scende al 3 percento. Non a caso, come riportato dall’istituto, rappresenta la quarta causa di morte nel sesso femminile (7 percento) e la sesta per quello maschile (5 percento). Ecco cosa sappiamo su questa patologia.
Il tumore del pancreas è una malattia oncologica che colpisce le cellule dell’organo, legato sia all’apparato digerente che al sistema endocrino. Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il pancreas si trova tra lo stomaco e la colonna vertebrale ed ha una peculiare forma a pera. Un tumore del pancreas si sviluppa “per la crescita anormale e incontrollata” di una qualsiasi tipologia di cellule che lo compongono. Come spiegato dall’ISS, esistono diverse tipologie di tumore del pancreas, ma il più comune, che interessa ben il 95 percento dei casi, colpisce le cellule ghiandolari dei dotti che trasportano gli enzimi per la digestione. Prende il nome di adenocarcinoma duttale. Il restante 5 percento è composto dai tumori endocrini e cistici che interessano le cellule legate alla produzione degli ormoni. Il cistoadenocarcinoma del pancreas è molto raro e ha una prognosi più favorevole rispetto a quella degli aggressivi adenocarcinomi, che tendono a metastatizzare più facilmente.
Tra i sintomi segnalati vi è significativo dolore alla parte superiore dell’addome, che può essere attenuato o peggiorare in base alla posizione che si assume (ad esempio piegandosi in avanti o sdraiandosi) e dopo aver mangiato. È dovuto alla compressione provocata dalla massa tumorale sui nervi o alla loro infiltrazione di cellule malate. L’ISS specifica che il dolore può interessare anche la schiena. Tra le altre possibili manifestazioni vi sono l’ittero (colorazione giallastra della pelle e della parte bianca occhi); urine di colore scuro o arancio; feci pallide; affaticamento; perdita di peso (calo ponderale) improvvisa; e perdita di appetito. Sono possibili anche disturbi gastrointestinali come diarrea e vomito, oltre a febbre, indigestione e sintomi del diabete, che compaiono quando il tumore va a intaccare la funzionalità endocrina del pancreas. Tra le complicazioni anche l’occlusione intestinale.
Oltre all’età, uno dei principali fattori di rischio del tumore del pancreas è il vizio del fumo: chi fuma, infatti, ha un rischio dal doppio al triplo più elevato di sviluppare la neoplasia rispetto a un non fumatore. L’ISS spiega che la riduzione del rischio è ben documentata qualora si decidesse di smettere (non è mai troppo tardi). Anche il sovrappeso, l’obesità e la sedentarietà (scarsa attività fisica) favoriscono l’insorgenza della malattia. L’ISS segnala una correlazione anche con malattie genetiche come la sindrome di von Hippel-Lindau, la sindrome di Peutz-Jeghers, la sindrome di Lynch, il melanoma-nevo multiplo atipico familiare e altre. Coinvolte anche le mutazioni del gene BRCA-2, balzato agli onori della cronaca come “gene Jolie” per la sua correlazione con il cancro al seno (l’attrice Angelina Jolie si sottopose a una doppia mastectomia preventiva per la presenza della mutazione). I ricercatori segnalano un’associazione “meno marcata” con l’alcol, mentre è stata esclusa quella col caffè.
Fonte: fanpage