Una storia lunga 250 anni fatta di tradizione, qualità, stile ma anche di tanta innovazione nel rispetto della cultura napoletana e italiana raccontata attraverso le sue note cravatte, i foulard preziosi e la sartoria. Un modello che ha reso
lo stile Cilento e napoletano unico nel mondo. Proprio di recente, alla vigilia di Natale durante una visita nella sede di palazzo Ludolf da Ugo Cilento, il ministro
degli Esteri Luigi Di Maio aveva sottolineato che la “Maison Cilento rappresenta una di quelle rarissime aziende storiche italiane che hanno ancora un gran
successo dopo tanti anni di lavoro e che rappresentano il made in Italy nel mondo”, sottolineando che per l’importanza delle conoscenze delle aziende storiche bisognerebbe renderla patrimonio UNESCO.
Un racconto della storia del Paese fatta anche attraverso omaggi alle eccellenze del territorio. Ormai notissime le cravatte sette pieghe, abbinate a una collezione
pregiata di foulard realizzate in passato per Reggia di Caserta, MANN, museo archeologico di Napoli e la Pinacoteca di Brera a Milano. La tradizione della Maison
Cilento affonda le sue radici nel periodo borbonico e oggi è leader mondiale della sartoria e in particolare nelle cravatte con l’ultima collezione proprio dedicata a
tutte le bandiere delle nazioni. “È un riconoscimento prestigioso quello ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico ne fanno parte altri marchi prestigiosi come
Pininfarina, lo spumante Ferrari e Sperlari, che rende onore al lavoro fatto dalle tante generazioni che ancor prima di me hanno portato nel mondo e nella storia
il nostro marchio per la qualità della nostra sartoria e la capacità imprenditoriale che oggi ci consente di essere una impresa forte e solida con lo sguardo rivolto al futuro”, ha commentato Ugo Cilento, ottava generazione della Maison napoletana.