Benvenuto Don Ciro a Retenews24.
Tu sei uno dei preti più impegnati nel sociale e soprattutto il più amato dai bambini.
Ciò che metti in pratica ogni giorno sembra uscire dalle scene del film di Siani “Si accettano Miracoli”.
Infatti sei riuscito a portare, in una piccola cittadina come Calvizzano, armonia e gioia di vivere tra adulti e bambini.
Ci troviamo al “Villaggio di Dio”, ideato e realizzato proprio da te in persona.
Da quante edizioni è in essere il Villaggio?
Sono otto anni che facciamo il nostro villaggio proprio come lo vedi tu, così strutturato ed organizzato, ma è già da una decina di anni che noi lo teniamo in essere.
Ormai siamo agli sgoccioli: il Villaggio, durato diverse settimane, ricco di gioie, divertimento ed emozioni, sta per giungere al termine.
Ogni sera, quando tu arrivi qui per la preghiera finale, sei sempre accolto da tanti bambini ed adolescenti che ti manifestano il loro affetto. Secondo te a cosa è dovuto tutto ciò?
Sei davvero per loro un punto di riferimento, riesci ad essere un fratello, un amico oltre che un parroco speciale.
Io penso che, quando si vuole bene, i bambini non hanno barriere, se ne accorgono subito.
Noi adulti invece diventiamo presuntuosi nell’amore, divenendo freddi e calcolatori.
Ho imparato nella mia vita che la mente “mente”, mentre invece il cuore quando ama, ama e basta!
Loro quindi, sentendosi amati, mi amano a loro volta.
Un’iniziativa del genere può essere d’aiuto a togliere delle giovani leve dalla strada, essendo comunque presenti in territori difficili?
Io credo che, non possa aiutare, ma lo DEVE!
Io ho imparato a formarmi per gli oratori parrocchiali. Ho lavorato a Milano presso il quartiere di Quarto Giara, il quale è un quartiere molto più difficile di Scampia, poi sono stato proprio a Scampia dove ho vissuto esperienze meravigliose.
Lì vedevo figli di persone legate alla delinquenza che avevano tutt’altri valori.
Proprio in quei villaggi ed in quelle parrocchie hanno imparato il bene comune.
Qui a Calvizzano è tutto molto più semplice, perché abbiamo il supporto dell’amministrazione comunale che ci tutela e tutela soprattutto i ragazzi.
È necessario, dunque, tutto questo per ridurre la manovalanza della camorra che è sempre lì ad usare i giovani.
Questo è l’ottavo anno che si tiene il villaggio. Ci facciamo un augurio che il prossimo anno possa essere ancora più bello e ricco di bambini?
Sempre più bello, noi di anno in anno cerchiamo di realizzarlo sempre più bello.
Quest’anno, dopo tre anni di stop legati alla pandemia, abbiamo temuto, ma siamo comunque arrivati a circa 900 bambini iscritti ed oltre 300 animatori.
Mi auguro vivamente che il prossimo anno possiamo migliorare ancora di più sul piano qualitativo.
Sono dell’idea che ciò che va tutelata è la qualità, non necessariamente la quantità.
Grazie mille davvero Don Ciro per averci aperto le porte del tuo villaggio e aver testimoniato la bellissima iniziativa da te realizzata.
In bocca al lupo per il futuro.