“La Madonna piange”: scoppia il caso in una chiesa e la Curia reagisce così

7 Aprile 2021 - 9:46

“La Madonna piange”: scoppia il caso in una chiesa e la Curia reagisce così

La statua dell’Addolorata che sta facendo scalpore, si trova nella chiesa di San Giuseppe lavoratore, dove per l’occasione si sono radunati diversi fedeli, nonostante le norme

anti-Covid. La curia ritiene infondate le notizie sul pianto della Madonna e respinge l’ipotesi del miracolo. Il caso della Madonna di Pisticci Scalo che lacrima. Il fenomeno si è verificato alla

vigilia di Pasqua nel piccolo comune del materano e ha attirato l’attenzione mediatica. «Si esclude categoricamente – fa sapere la diocesi Matera-Irsina – la presenza di materiale

organico apparentemente assimilabile a lacrime in particolari condizioni di illuminazione, data la totale assenza di umidità sul manufatto. Le tracce di aspetto translucido e

apparentemente assimilabili a lacrime non sono riconducibili a residui da esse prodotte in forza di tre caratteristiche riscontrate: forma, dimensione e distribuzione spaziale, tutte

incompatibili con vere e proprie lacrime». Inoltre, «alcuni testimoni affermano – fa sapere la Curia – che tali segni erano presenti già in precedenza e caratterizzanti la statua come tale,

e nel frattempo la Diocesi è già risalita al produttore della stessa, un’azienda italiana specializzata nella lavorazione di statue in vetroresina: ci è stato confermato che sulle

statue della Madonna Addolorata riproducono anche la lacrimazione». Sui social e in paese si grida già al miracolo tanto da scatenare l’interesse nazionale di media e tv sulla finora

“sconosciuta” statua della Madonna: «Quello che mi sento di dire in questo momento e’ che non si puo’ parlare di una vera e propria lacrimazione, in quanto non si rilevano delle

tracce ematiche, ci sono delle alterazioni di colore sulla statua, che andranno analizzate attraverso rilievi successivi che potranno meglio chiarire il fenomeno», ha spiegato

all’agenzia AGI Erasmo Bitetti, il medico incaricato dal vescovo di Matera di porre le prime verifiche, assieme al sacerdote Don Filippo Lombardi. «Abbiamo fatto quello che

era in preventivo – ha aggiunto il dottore – e cioe’ analizzare lo stato dei fatti e rilevare quelle che potevano essere le prime cose che potevamo appurare». È stata osservata

un’alterazione colorimetrica che per forma e dimensioni non può essere attribuita alla presenza di una lacrima ma piuttosto ad una diversa colorazione del dipinto. Sulla statua

sono state condotte indagini ambientali e sul manufatto, con il rilievo della temperatura, l’analisi a luce naturale e luce ultravioletta, e riprese fotografiche..

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