La Nuova Zelanda ha superato nel modo migliore la pandemia. Ha confermato una donna, Jacinda Ardern, alla guida del paese in un momento così difficile a livello internazionale. E sarà anche la vetrina, ancora una volta, di uno degli eventi sportivi più iconici al mondo. L’America’s Cup di vela torna con il suo carico di tecnologie all’avanguardia unite al profondo amore per il mare e lo sport. E, come avviene ormai da anni, sarà anticipata da una serie di regate che permetteranno agli sfidanti di mettere a punto gli scafi, ma anche al defender di studiarli sul campo
Auckland campo di regata
Emirates Team New Zealand sarà padrone di casa e ha scelto di nuovo Auckland per mettere in palio il trofeo. Le acque saranno le stesse della vittoria della Louis Vuitton Cup di Luna Rossa nel 2000. Ma sulla scelta dei campi di regata sono già nati i primi contrasti tra gli italiani, “challenger of record” (sfidanti ufficiali), e il defender. Un classico di questa manifestazione, che però ci auguriamo non vada a incidere sullo spettacolo in mare, che si annuncia molto interessante.
La novità
La grande novità, infatti, è rappresentata dalle barche. In mare vedremo i monoscafi AC75 con i foil, le appendici che permettono alle barche di alzarsi dal livello dell’acqua e “volare”. Una novità assoluta che promette di regalare spettacolo, anche se con alcune incertezze legate all’innovatività del progetto. Quello che è certo, però, è che questi scafi raggiungeranno velocità incredibili fino a oltre 60 miglia orarie, a velocità anche di quattro volte superiori a quelle del vento. Resta qualche dubbio sulla manovrabilità negli incroci e negli spazi stretti, ma lo spettacolo è assicurato.
I team in gara e gli skipper
I team in gara sono quattro. Come detto, il defender è Emirates Team New Zealand guidato da Grant Dalton, l’uomo che ha riportato la coppa nell’emisfero australe tre anni fa. Lo sfidante ufficiale è il team italiano Luna Rossa Prada Pirelli. Il patron Patrizio Bertelli ha anche rilevato il format delle regate che porteranno a scegliere quale sfidante potrà contendere la coppa ai neozelandesi, ribattezzandolo Prada Cup. Gli italiani dovranno superare gli inglesi di Ineos, guidati da Ben Ainslie, quattro volte oro olimpico e velista più vincente della storia dei giochi a cinque cerchi. E gli americani di American Magic, il cui skipper sarà un’altra leggenda della vela, Terry Hutchinson.
Luna Rossa
Luna Rossa avrà come skipper Max Sirena, già vincitore dell’America’s Cup con gli americani di Oracle, mentre al timone non si sa ancora se ci sarà l’australiano James Spithill, due volte vincitore del trofeo, o il palermitano Francesco Bruni. A bordo anche due napoletani del Circolo Savoia: Pierluigi De Felice, ormai veterano del circuito di Coppa America, ed Emanuele Liuzzi, olimpionico di canottaggio che svolgerà il ruolo di grinder.
Il calendario prevede un primo approccio con l’America’s Cup World Series in programma dal 17 al 19 dicembre. Il 20 si svolgerà la Christmas Race, mentre dal 15 gennaio al 22 febbraio si terrà la selezione degli sfidanti, la Prada Cup. In quest’occasione si affronteranno Luna Rossa, Ineos e American Magic, per conquistare l’onore di sfidare, dal 6 al 21 marzo, Emirates Team New Zealand e coronare il sogno di riportare la “vecchia brocca” nell’emisfero boreale. Tutte le regate saranno trasmesse in diretta in Italia su Rai 2 e Sky, dalle 4 alle 6 del mattino (16-18 ora di Auckland). Luna Rossa sogna di compiere l’impresa e sbarcare a Cagliari, nella base del team, con il trofeo velico più antico del mondo.
Carlo Zazzera