Recentemente, la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha condiviso la lettera immaginaria sulla piattaforma Instagram. Questa lettera è stata scritta da Thiago, il nome che avrebbe avuto il bambino mai nato. Le parole di Thiago sono forti e cariche di emozione, rivelando la sua consapevolezza e la sua tristezza per la violenza che ha portato alla sua fine prematura.
Nella lettera, Thiago si rivolge a Giulia come “mammina” e le chiede se sta meglio adesso. Esprime il desiderio di stare sempre insieme, protetti da ogni male. Thiago ricorda il dolore e il terrore che ha vissuto quando Giulia si è resa conto di stare male e ha cercato il suo assassino. La descrizione di quei momenti è intensa, con una sensazione di paura che avvolge ogni parola.
Thiago racconta anche degli istanti finali, quando ha sentito il sapore metallico del sangue di Giulia mescolarsi alla sua paura. Con tristezza, Thiago rivela che l’assassino era suo padre, l’uomo che Giulia a volte chiamava “papà” quando gli parlava di lui. Tuttavia, Thiago rifiuta di riconoscerlo come tale, definendolo invece un mostro senza cuore. Questo “mostro” ha portato via la vita di entrambi, privandoli di un futuro insieme.
Nel suo dolore, Thiago riconosce che forse è meglio così, perché nascere senza una mamma e con un padre così spietato sarebbe stato un destino difficile da sopportare. Invece, ora Thiago si trova in uno spazio infinito, abbracciato a sua madre Giulia, senza fine. Esprime il suo amore per lei e promette di amarla per sempre.
Prima di concludere, Chiara, la sorella di Giulia, ha pubblicato uno status su Instagram dichiarando che sarà sempre con Giulia e Thiago. Ha anche condiviso una foto di famiglia, con un messaggio che esprime la tristezza per la vita che avrebbero dovuto vivere insieme.
Questa storia tocca le corde più profonde dell’anima, evidenziando l’amore di una madre per il suo bambino non nato e il dolore causato da un atto di violenza insensata. Le parole di Thiago ci fanno riflettere sulla fragilità della vita e sulle conseguenze terribili che possono derivare dall’abuso e dalla violenza domestica. È un promemoria che dobbiamo lavorare come società per creare un ambiente sicuro e protetto per tutte le persone, affinché nessun’altra famiglia debba affrontare una tragedia simile a quella di Giulia e Thiago.
Fonte: tgcom24
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