La lettera dei colleghi del docente sospeso al ministro Valditara: “È un valore aggiunto per la scuola”

8 Novembre 2024 - 15:05

La lettera dei colleghi del docente sospeso al ministro Valditara: “È un valore aggiunto per la scuola”
In risposta alla sospensione di Christian Raimo, insegnante e scrittore impegnato anche nel suo attivismo culturale e politico, i colleghi del Liceo Archimede hanno deciso di scrivere una lettera, rivolgendosi direttamente al ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.

Anche gli studenti e le studentessa della scuola si sono uniti, nella giornata di ieri, in una protesta in segno di solidarietà nei confronti del docente sospeso.

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Al professor Raimo, infatti, non sarà consentito sconvolgere il proprio lavoro per ben 3 mesi, con tanto di stipendio decurtato del 50%.

A scatenare il tutto sarebbero state infatti le polemiche successive alle dure critiche che l’insegnante avrebbe rivolto al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

Certo è però che non si è fatta attendere l’indignazione di una fetta dell’opinione pubblica, assieme alla vicinanza di molti insegnanti da svariate parti dell’Italia.
In particolare oggi , così come riportato da un lancio dell’agenzia Ansa, è stata resa nota una lettera rivolta al ministro Valditara, firmata dai colleghi di Raimo:

“La sospensione di ben tre mesi dal lavoro con cui si punisce il prof. Raimo (concedendogli un umiliante ‘assegno alimentare’) per aver espresso, in un ambito extrascolastico e con termini coloriti e metaforici da intellettuale, il suo giudizio sul ministro Valditara, è la prova di un sistema punitivo che, per primo, non rispetta le istituzioni. L’istituzione che reprime e punisce chi esprime il proprio pensiero se questo non è allineato, è un’istituzione che non cresce ed educa cittadini liberi, ma alleva sudditi. Se i termini usati dal prof. Raimo siano stati lesivi e offensivi si sarebbe potuto giudicare nei termini di una querela per diffamazione sporta dal diretto interessato, invece l’Ufficio scolastico ha scelto il repressivo strumento del provvedimento disciplinare senza ‘se’ e senza ‘ma’ che sfrutta la superiorità gerarchica. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’, recita l’art. 21 della Costituzione italiana. In seguito al provvedimento disciplinare che sospende il prof. Christian Raimo colpevole di ‘comportamento in grave contrasto sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo con gli obblighi sanciti dal codice di comportamento dei pubblici dipendenti’, appare evidente che il pronome ‘tutti’ vada limitato a chi non ricopra il ruolo di docente. Tutti, tranne un docente Come docenti, colleghe e colleghi del prof. Raimo, siamo certi che la sua passione civica e il suo impegno nella società siano un valore aggiunto all’essere docente in una scuola che dovrebbe essere luogo di confronto libero e democratico, culla di dibattiti e scambi argomentati. In questo contesto vogliamo riaffermare con decisione la nostra volontà di crescere e far crescere giovani cittadini liberi di esprimersi. Per questo esprimiamo piena solidarietà al collega Raimo ritenendo che il caso non sia personale ma piuttosto che questo genere di provvedimenti leda la libertà di espressione e di pensiero per cui l’uomo combatte da sempre atteggiamenti dittatoriali e autoritari ed esercizi di potere.”

Fonte: Ansa; Fanpage.it

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