Roma, 29 gennaio – “Ho accettato volentieri l’invito di Rita Bernardini che da una settimana, tutti i giorni, dalle 13 alle 14, passeggia intorno al ministero della giustizia a Roma e con suoi ospiti parla di Diritti umani e Carcere.
Con Lei, presidente dell’associazione “nessuno tocchi Caino” e membro del Consiglio generale del partito Radicale, ho camminato oggi per un’ora, sotto la sede del ministero della giustizia,
per ricordare sia al Ministro ”provvisorio”, che al governo e alla politica in generale i loro obblighi nei confronti del pianeta carcere.
“Giustizia” e “carcere” sono stati i punti critici sia di questo governo che del precedente. Ormai il populismo politico si coniuga con il populismo giudiziario.
Questa nostra manifestazione è stata fatta nella giornata in cui si è aperto l’anno giudiziario, in tempi di pandemia.
Certezza della pena, diritto alla difesa, tempi della giustizia, mancanza di personale, giustizia non uguale per tutti, carceri come discariche sociali:
ecco, oggi nelle cerimonie in cassazione è sfilata la giustizia che non c’è.” Così il Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello racconta la sua giornata romana.
Durante la manifestazione Rita Bernardini ha annunciato che proseguirà lo sciopero della fame “perché durante la crisi politica purtroppo non si sospende la violazione dei diritti umani dei detenuti”.