La festa di compleanno di una bambina di 4 anni si trasforma in un incubo

8 Aprile 2025 - 8:59

La festa di compleanno di una bambina di 4 anni si trasforma in un incubo

A Preganziol (Treviso), alla Casetta degli Alpini, una bambina di appena 4 anni stava festeggiando il suo compleanno circondata da amici e familiari.

Ma la tranquillità del pomeriggio è stata spezzata improvvisamente dall’arrivo di tre adolescenti, apparentemente non più grandi di 15 anni,

che hanno trasformato il parchetto in un teatro di bullismo e volgarità. La festa si stava svolgendo molto bene, ricca di giochi, regali, risate e il

classico taglio della torta: tutto si stava svolgendo in un clima sereno e gioioso, come ci si aspetterebbe da una festa per bambini dai 3 ai 6 anni,

quando tutto si è trasformato in un incubo. I ragazzini, con in mano delle lattine e un atteggiamento provocatorio, si sono avvicinati al gruppo di

bambini e hanno iniziato a cantare a voce alta una versione distorta della canzone “Un ragazzo, una ragazza” dei The Kolors. Il testo modificato, che recitava “Un ragazzo incontra

una ragazza, la notte più non passa e lui l’ammazza”, è stato accompagnato da insulti e bestemmie rivolti anche alla piccola festeggiata.

Un comportamento inaccettabile e aggressivo, tanto più grave considerando l’età delle vittime: bambini in tenera età, spaventati e confusi da un’aggressione verbale completamente gratuita.

La situazione è degenerata quando uno dei baby bulli ha calciato la propria lattina, facendola volare a pochi centimetri dal volto dei piccoli.

Un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze fisiche serie. Le mamme presenti alla festa sono intervenute immediatamente, cercando di

richiamare il ragazzo e invitarlo a raccogliere la lattina. Ma di fronte al richiamo degli adulti, la risposta è stata un fiume di insulti e arroganza. Alla fine,

i tre minorenni si sono allontanati, ma il danno era ormai fatto: la festa era rovinata e la bambina, comprensibilmente turbata,

ha vissuto un momento che difficilmente dimenticherà. Al momento, nessuna conseguenza sembra essere ricaduta sui giovani protagonisti

dell’episodio, sollevando domande su come si possa intervenire per prevenire e contrastare episodi di bullismo così precoci e gravi.

La testimonianza dei genitori, diffusa sui social, ha generato una lunga scia di indignazione. Decine di commenti hanno espresso solidarietà alla famiglia, ma anche rabbia per l’impunità dei baby vandali. Fonte Fanpage.it.