Pascal Vicedomini fa ancora centro. Felicità é il format della rinascita post Covid, della fiducia, dell’ottimo, dell’Italia che ce la fa e che non si rassegna al pessimismo. Se grazie alla cura
Draghi il paese sta rialzando la testa, finalmente i vaccini si fanno in numero consistente e i tassi di crescita iniziano a farsi interessanti, la “cura” Vicedomini restituisce alla Tv di Stato quella
meravigliosa leggerezza capace di alternare momenti di riflessione e di spensieratezza. Il ritmo di Felicità è incalzante, i tagli televisivi sono ritmati e le immagini di grande qualità
capaci di intrattenere il telespettatore senza mai annoiarlo. L’ultima puntata con Gigi D’Alessio, icona della canzone italiana capace di portare la sua musica sui palcoscenici di tutto il mondo,
è stata coinvolgente ed emozionante. Vicedomini ha saputo toccare, come suo solito, le corde giuste e D’Alessio si è raccontato senza reticente e senza alcun freno aprendo le porte
della sua meravigliosa casa e e seguendo alla perfezione lo spartito di Pascal. Felicità rende il giusto onore e merito ai beniamini del pubblico, rappresenta il desiderio degli italiani di
lasciarsi alle spalle un anno e mezzo durissimo per tornare ad assaporare il gusto magico della normalità. Pascal Vicedomini da spazio giustamente ai temi sociali, come quello
ambientale, consapevole da grande conoscitore dello show-biz che il mondo dello spettacolo è un vettore formidabile per sensibilizzare le coscienze e riflettere su ciò che abbiamo
passato. Anche la riflessione sul concetto di Felicità, grazie alle testimonianze di grandi personaggi della cultura come Erri de Luca e Maurizio de Giovanni, dimostra che si può
volare alto in tv senza prendersi necessariamente troppo sul serio. La chiave del successo dei programmi tv di Vicedomini, così come dei suoi festival amati e conosciuti in tutto
il globo, sta proprio nella sapiente miscela fra tutti questi elementi. Il pubblico apprezza Felicità non per una retorica manifestazione di facile ottimismo, ma per una consapevole scelta
di campo. Felicità è dunque il simbolo catodico di un paese che riparte, che non si vergogna delle sue ferite, ma che è naturalmente resiliente. Ecco perché Felicità è una
trasmissione che va seguita e sostenuta. Perché é una boccata d’aria fresca che ci ricorda, casomai ce ne fosse il bisogno, che siamo un grande paese. Che merita una irrefrenabile e incontenibile Felicità.
Pezzo di Lorenzo Crea
(Direttore di retenews24)