La famiglia dimentica di pagare la retta della mensa: la scuola manda a casa la figlia di cinque anni

17 Marzo 2025 - 9:06

La famiglia dimentica di pagare la retta della mensa: la scuola manda a casa la figlia di cinque anni

Per un ritardo della madre nel pagamento della retta, una bambina di cinque anni è stata esclusa dal servizio mensa della scuola dell’infanzia. E’ successo a

Uggiano Montefusco, (Taranto). Il regolamento, che prevede una card ricaricabile per i pasti, è stato applicato senza eccezioni: la bimba è rimasta senza pranzo

e una maestra ha contattato la famiglia affinché la riportassero a casa. Episodi simili non sono isolati. Il personale scolastico ha infatti ammesso che i ritardi nei

pagamenti sono frequenti, ma il centro cottura invia solo i pasti corrispondenti alle ricariche effettuate, con una tolleranza di due giorni. Al terzo giorno senza

pagamento, scatta l’esclusione. “Non possiamo farci nulla”, spiegano dalla scuola. Una prassi che, pur pensata per garantire ordine, finisce per penalizzare i

bambini, ignari delle inadempienze dei genitori. Situazioni analoghe si sono già verificate in tutta Italia. In Toscana, a Montevarchi (Arezzo),

alcuni bambini hanno ricevuto solo pane e olio per il mancato pagamento della retta, mentre a Sulmona un bimbo di quattro anni è rimasto senza pranzo per

un debito di nove euro, ricevendo una porzione dai compagni. Il caso è stato reso noto da La Voce di Manduria. Il sistema in uso nella scuola

funziona con una tessera che i genitori devono ricaricare per garantire la consegna dei pasti, preparati da un centro cottura

esterno sulla base dei pagamenti registrati. La madre della bambina ha dimenticato di effettuare la ricarica, e la scuola ha reagito in modo automatico:

niente pasto e rientro a casa. Ad andare a ritirare la bimba alla materna è stato il nonno, incredulo e amareggiato: “È mai possibile negare il pasto a una

bambina dell’asilo perché i genitori hanno dimenticato di pagare la retta? Stava giocando con le sue amichette – ha affermato – e non voleva venire;

non sapevo come spiegarglielo”. Il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, si è detto sorpreso dall’accaduto: “Mi sembra molto strano, ammettendo che ci sia

stato un errore da parte della famiglia, non si può lasciare un bambino senza pasto. Non c’è rispetto per i più piccoli. In ogni caso chiederò chiarimenti, non deve mai succedere per alcun motivo”. Fonte tgcom24.