La Domicella Srl dona 15 mila euro al Cotugno. “Bisogna aiutare chi ha bisogno”

20 Marzo 2020 - 1:07

La Domicella Srl dona 15 mila euro al Cotugno. “Bisogna aiutare chi ha bisogno”

La Domicella Srl dona 15 mila euro al Cotugno. “Bisogna aiutare chi ha bisogno”

L’imprenditore Giuseppe Vintino, possiede 5 società, fra cui la Domicella Srl, l’unico impianto di cremazione che certifica le ceneri e garantisce il servizio attraverso una medaglia composta di due parti numerate, una consegnata ai familiari e l’altra posta sul feretro. Operando su tutto il territorio nazionale, soprattutto al Sud, è garantito anche un servizio di “videoreportage”.

Giuseppe come mai ha deciso di fare questa donazione?

L’idèa non è nuova, non è la prima volta, abbiamo sempre effettuato tante donazioni e beneficenza. Questa era importante farla e ne approfitto per lanciare un appello a tutti gli imprenditori, le società, i professionisti:

“Bisogna aiutare chi ha bisogno, ci lamentiamo sempre e chi può deve aiutare. Si devono sostenere i medici che si fanno il c**o e tutte le persone che sono a rischio, che svolgono un lavoro oggi difficile per aiutarci”.

Immagino che data la situazione, il lavoro sia aumentato, inoltre, le persone sono ancora restie a questa pratica?

Fortunatamente in Campania non ci sono state molte vittime e ancora lavoriamo con i decessi “normali”, sono sui 50 – 60 al giorno e non tutti vengono cremati. Oggi rispetto ad anni fa non c’è più quel giro di soldi e le persone sono più predisposte a questa pratica.

Cosa vuole aggiungere?

Vorrei che coma la Domicella, altre società o chi può faccia donazioni e prenda provvedimenti, se non già presi per tutelare i propri dipendenti e gli altri. Giù un mese fa ho iniziato a bloccare le attività edili. Ho ordinato 3000 mascherine da dare alle agenzie della Campania e inoltre i dipendenti dell’impianto di cremazione hanno mascherine con i filtri intercambiabili, con una scorta fino a 5 mesi, li ho obbligati, inoltre, a lavorare a 4 metri di distanza. Fra 10 – 15 giorni faremo un’altra donazione sperando di non essere gli unici.

Gaia Moschetti