La scomparsa di Kata, la bimba peruviana di 5 anni, dall’ex hotel Astor di Firenze ha preso una svolta significativa con l’arresto dello zio della piccola. Anche i genitori perquisiti poiché l’indagine riguarda un presunto racket degli “affitti” nello stabile occupato da immigrati. Le perquisizioni e gli arresti effettuati nell’ambito dell’inchiesta sulla sparizione di Kata, coinvolgono la squadra mobile fiorentina e reparti dei carabinieri.
L’inchiesta ha avuto inizio dopo un episodio accaduto il 28 maggio, in cui un uomo di nazionalità ecuadoregna è precipitato da una finestra dell’immobile per sfuggire a un’aggressione. Questo episodio ha portato alla luce il presunto racket delle stanze dell’ex hotel Astor.
Tale situazione è diventata una delle piste seguite dai magistrati della procura di Firenze per risolvere il mistero della sparizione della piccola Kataleya Alvarez, conosciuta affettuosamente come Kata.
L’arresto dello zio della bambina e le perquisizioni effettuate presso la sua abitazione hanno aperto nuovi scenari per gli investigatori. La pista del racket degli “affitti” sembra essere particolarmente rilevante, considerando che coinvolge uno dei familiari di Kata. Tuttavia, al momento, le autorità mantengono una certa riservatezza sulla natura degli indizi e delle prove raccolte.
La comunità di Firenze e oltre segue con apprensione gli sviluppi di questa triste vicenda, sperando che Kata possa essere ritrovata sana e salva.
fonte:tgcom24
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