“Io Capitano è un film su Schettino”, l’errore clamoroso di Televideo nella notte degli Oscar

11 Marzo 2024 - 10:23

“Io Capitano è un film su Schettino”, l’errore  clamoroso di Televideo nella notte degli Oscar

Anche il Televideo,  si iscrive alla gara della gaffe e degli sketch nella notte degli Oscar, probabilmente vincendo di netto la “competizione”.

All’1.35 di notte sulla pagina dell’ ultim’ora, Televideo batte la notizia dell’oscar come miglior film straniero,al film La zona d’interesse segnando quindi la delusione del film di Matteo Garrone “Io, capitano”.

Ma ecco che sul fondo della notizia, Televideo riporta che il film è “ispirato alla vita del capitano Schettino e al disastro della Costa Concordia”, film che aveva suscitato “grande interesse e aspettative”.

Non si fatica a credere: un film così non l’abbiamo mai visto.

Di cosa parla davvero Io, capitano

“Io, capitano”, ovviamente, non parla del naufragio della Costa Concordia , bensì racconta l’odissea contemporanea di Seydou e Moussa che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa.

Attraversando prima le insidie del deserto poi i pericoli del mare.

Nel mezzo, gli orrori dei centri di detenzione in Libia.

Lui oggi è un riferimento del Csa all’ex Canapificio di Caserta.

La sua vita è davvero definibile come una odissea, lottando per scappare dagli orrori di casa sua.

La zona d’interesse miglior film straniero

La statuetta come miglior film straniero è stata vinta dal film La zona d’interesse, scritto e diretto da Jonathan Glazer.

La storia di Rudolf Höß, comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e della vita placida trascorsa con sua moglie Hedwig, i loro cinque figli e altri personaggi trascorrono la propria quotidianità all’interno della cosiddetta area di interesse (Interessengebiet).

Di circa 25 miglia attorno al campo, volutamente ciechi all’orrore, che si sta consumando al di là del muro che li divide.

Su questo film si era pronunciato Massimo Ceccherini nel corso di A ruota libera, parlando di “lobby degli ebrei”.

Parole che hanno innescato una grande polemica con le rappresentanze delle comunità ebraiche in Italia.