Due giovani di 23 anni sono in gravi condizioni all’ospedale di Lodi dopo un’intossicazione da monossido di carbonio. Il dramma è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 gennaio in un appartamento a Spino d’Adda, in provincia di Cremona.
La vicenda è iniziata poco dopo la mezzanotte, quando alcuni amici delle vittime, preoccupati per la mancanza di risposte, hanno chiamato i soccorsi. I vigili del fuoco di Crema sono giunti rapidamente sul posto, in via Manzoni, dove hanno trovato l’appartamento saturo di monossido. Una volta entrati, hanno scoperto i due ragazzi privi di sensi nel salotto.
La causa dell’incidente sembra essere il malfunzionamento di una caldaia difettosa. Il dispositivo, probabilmente non sottoposto a manutenzione regolare, avrebbe rilasciato il gas tossico nell’ambiente chiuso, causando l’avvelenamento delle vittime.
I soccorritori hanno subito messo in sicurezza l’abitazione e avviato le operazioni di salvataggio. Sul posto sono intervenute due ambulanze e un’auto medica, che hanno trasportato i giovani all’ospedale di Lodi. I medici hanno confermato un’intossicazione grave da monossido di carbonio e stanno monitorando le loro condizioni.
Questo incidente evidenzia ancora una volta i rischi legati alla manutenzione insufficiente degli impianti domestici. Il monossido di carbonio, gas inodore e incolore, rappresenta una minaccia letale in caso di malfunzionamenti. Le autorità invitano i cittadini a effettuare controlli periodici sugli impianti per evitare simili tragedie.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità. Intanto, l’intera comunità di Spino d’Adda segue con apprensione l’evoluzione delle condizioni dei due ragazzi, nella speranza di un loro rapido miglioramento.
Fonte: Fanpage.it
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