Intervista esclusiva a Chicca

30 Gennaio 2024 - 4:04

Intervista esclusiva a Chicca
Abbiamo raggiunto ai nostri microfoni la singer Nicole Marini De Filippi, alias CHICCA, per una chiacchierata sulla sua carriera artistica e per parlare del nuovo singolo “Babyboy”, un brano che parla di un argomento scomodo da trattare, ossia il tradimento, o meglio ancora l’attimo che lo precede. Sagittario ascendente Vergine, impulsiva e perfezionista, eccentrica e colorata, amante dell’arte e della moda. “La ragazza con la valigia”, la chiamano scherzosamente.
Com’è stato il tuo percorso dall’esordio ad oggi?
“Ciao a tutti e tutte! Gli ultimi due anni della mia vita coincidono con la veste più recente messa al
mio progetto musicale, ma il mio primo singolo in realtà l’ho pubblicato nel 2020, in maniera del
tutto amatoriale, semplicemente per l’esigenza di comunicare al mondo ciò che avevo da dire. Poi
da Roma (la mia città natale) mi sono trasferita a Napoli per studiare produzione musicale, e lì ho
conosciuto produttori e colleghi con cui collaborando ho ristabilito una connessione tra la CHICCA
musicale e la CHICCA della vita quotidiana. Ne sono usciti fuori i miei due ultimi singoli “You & Me”
e “Babyboy” che non potrebbero rispecchiare meglio il lato giocoso e ammiccante della mia
personalità.”
Come nascono i tuoi brani? Scrivi prima la musica o prima i testi?
“In genere inizia tutto da un’idea, un’esperienza o un sentimento che srotolo su un foglio di carta
con una penna un po’ scarica ma a forma di farfalla come se fosse un flusso di coscienza, senza una
minima struttura. Poi ricerco delle sonorità che Matteo Liotta avrà il duro compito di capire e
riprodurre, creando l’atmosfera giusta per il tema trattato. Solo alla fine ricompongo tutto il flusso
di coscienza in una forma canzone che possa essere facilmente fruibile dal pubblico, visto il genere
musicale che faccio, ovvero il pop.”
C’è molto di te nella tua musica? La consideri una personale valvola di sfogo?
“C’è una frase che un paio di amici mi dicono sempre quando gli racconto la storia dietro un mio
brano: “CHICCA 4 real”. Fa ridere ma è esattamente così, tratto sempre temi e situazioni che ho
vissuto in prima persona, al massimo possono essere un po’ romanzate ma non mi sentirei
credibile a parlare di qualcosa che non ho mai vissuto. Non considero la musica una valvola di
sfogo, almeno non in questo momento storico. La considero più un mezzo per farmi conoscere, un
atto creativo per far capire agli altri chi sono e cosa mi piace fare.”
C’è un episodio del tuo percorso artistico particolarmente significativo per te?
“Considero significativo ogni episodio che mi faccia aprire gli occhi e che mi dia una lezione di vita,
di realtà e di umiltà, anche se sul momento fa male. Il 2023 in questo senso è stato un anno
estremamente formativo, tante volte sono stata portata su e altrettante volte messa al tappeto.
Ne sono uscita con l’insegnamento che solo io posso lottare così duramente per il mio progetto
musicale da farlo funzionare, che nel 2024 dovrò avere le spalle ancora più grandi e che essere
un’artista emergente non è per nulla semplice, ma a me piacciono le sfide”.
Puoi raccontarci come e quando è nato il tuo nuovo singolo? Quando hai iniziato a lavorarci?
“È stato divertente scrivere “Babyboy”. Ho iniziato lo scorso aprile, ed è stato pronto dopo poco
tempo.
È un brano che parla di tentazione, ho immaginato come sarebbe stata una storia di
tradimento con una persona molto più giovane di me (da qui la scelta del titolo). Ho voluto
raccontare della confusione e della perdita di lucidità che si avvertono quando si sta per tradire la
persona amata, quando ci si rende conto di provare attrazione per un’altra persona, e
dell’impotenza che si avverte di fronte a questo desiderio. A modo mio ho cercato di togliere dalla
lista dei tabù un argomento scomodo da trattare come quello della fragilità dell’essere umano di
fronte all’attrazione fisica o mentale per qualcuno, affrontando il tema del tradimento non dalla
parte della persona tradita ma da quella di chi tradisce, o pensa di farlo. È stato
come voler dire all’ascoltatore “non sei sbagliato, è successo a tutti.”
Sogni? Progetti?
“Ad oggi il mio sogno più grande è quello di poter vivere solo della musica che faccio. Non l’ho mai
considerata solo un hobby, e anche se sono laureata in tutt’altro ambito il mio piano A resta lo
stesso. Stiamo lavorando ai prossimi singoli, sicuramente nei prossimi mesi continueremo a farvi
ballare, e spero di far conoscere sempre a più persone il mio modo di vedere le cose.”
E rimpianti?
“Solo uno. Avrei voluto iniziare prima a fare musica. Ho iniziato a lavorare seriamente al mio
progetto musicale all’età di 27 anni e questo se da un lato mi ha permesso di approcciare al lavoro
in maniera più matura e professionale, dall’altro ha fatto sì che mancasse quella spensieratezza
che un ragazzo giovane invece può avere nel fare musica per divertirsi. Io ho scelto di lasciare
casa, un lavoro e la mia stabilità per lavorare ad un progetto in cui credo molto, questo ha creato
automaticamente delle aspettative e delle domande sul futuro che, se avessi iniziato a far musica
qualche anno prima, forse non si sarebbero create. In ogni caso ormai siamo in ballo, e quindi
balliamo”

Noi di Retenews24 ti auguriamo che il successo meritatissimo elevi sempre più in alto.