Un operaio ha perso le sue mani in un incidente sul lavoro. Ma grazie a una squadra di medici, ha potuto riaverle. Questa è la storia di un intervento miracoloso, il quinto al mondo, avvenuto all’ospedale di Verona.
Il paziente stava lavorando con una macchina per il legno, quando ha subito un’amputazione bilaterale delle mani. Si tratta di una situazione gravissima, che richiede un intervento immediato e miracoloso. Il Suem 118 lo ha soccorso a Vicenza e lo ha trasferito in sala operatoria a Borgo Trento. Le mani amputate sono state conservate in contenitori con il ghiaccio, come gli organi da trapiantare.
All’ospedale di Verona, nell’Uoc di Chirurgia della mano diretta dal dottor Massimo Corain, lo aspettava una squadra di esperti. Due équipe e quattro microchirurghi hanno operato in contemporanea sui due arti, per sette ore e mezza. Un’operazione complessa e delicata, che ha richiesto una perfetta sincronia e precisione. Solo in quattro casi al mondo si era riusciti a reimpiantare due mani nello stesso tempo.
Dopo l’operazione, il paziente è rimasto ricoverato per quattro settimane, per le cure necessarie. Ha dovuto affrontare il rischio di complicanze vascolari o infettive, ma fortunatamente tutto è andato bene. Ora è in un reparto di rieducazione funzionale, per recuperare la funzionalità delle mani. L’operazione è stata resa nota solo dopo la sua dimissione, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessora alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, il direttore generale dell’ospedale, Callisto Marco Bravi, il dottor Corain e i medici che hanno partecipato all’intervento.
Il dottor Corain ha spiegato che l’intervento è stato eccezionale per la sua bilateralità e per la tempestività con cui si è mosso l’intero sistema. Ha sottolineato che nei casi di lesioni alla mano è fondamentale la celerità, perché i tessuti si deteriorano se esposti all’aria per troppo tempo. Il dottor Garofano, uno dei microchirurghi, ha confermato l’ottimo funzionamento di “tutta la catena”. Ha detto che dall’infortunio all’arrivo in sala operatoria è passata solo un’ora e mezza, e che in tanti anni di lavoro non aveva mai visto un caso simile.
L’operazione di Verona è un esempio di eccellenza nella chirurgia della mano, una branca della medicina che richiede competenze specifiche e tecnologie avanzate. L’ospedale di Verona è uno dei centri di riferimento in Italia e in Europa per questo tipo di interventi, che possono restituire la speranza e la qualità di vita a chi ha subito gravi traumi agli arti superiori in modo miracoloso.
Il reimpianto di due mani in contemporanea è un traguardo per la scienza e per la medicina. Si tratta di una sfida che pochi al mondo hanno saputo vincere, e che dimostra le potenzialità della chirurgia microvascolare. Questa tecnica permette di collegare i vasi sanguigni e i nervi degli arti amputati con quelli del paziente, garantendo la sopravvivenza e il funzionamento degli stessi.
Il caso di Verona è stato definito un miracolo, ma è anche il frutto di una grande professionalità e di una grande umanità. Il paziente ha ringraziato i medici che gli hanno restituito le mani, e ha detto di essere felice di poter tornare a vivere una vita normale. Un miracolo possibile, grazie alla scienza e alla solidarietà.
Fonte: Fanpage
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