Svolta drammatica nell’omicidio di Sibora Gagani: è suo il DNA prelevato dal corpo murato in un’intercapedine in Spagna. Il fidanzato ha confessato l’omicidio e, in questo modo, si concludono le ricerche iniziate nel 2014.
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È di Sibora Gagani il corpo ritrovato murato nell’intercapedine di un appartamento a Terremolinos, in Spagna, lo scorso 6 giugno dalla polizia spagnola.La ragazza italo-albanese, originaria di Nettuno, in provincia di Roma, era scomparsa nove anni fa, a luglio 2014. Da allora sua madre Elisabetta Shahini non ha perso le speranze di poterla ritrovare.
A condurre gli agenti della polizia spagnola fino al luogo in cui era stato nascosto il cadavere è stato Marco Gaio Romeo, già in carcere con l’accusa di avere ucciso la sua ex compagna di 28 anni, Paula, con 14 coltellate. Al momento dell’arresto, avvenuto lo scorso 17 maggio, Romeo avrebbe confessato in via informale anche l’omicidio di Sibora, risalente, appunto, a nove anni prima.
“Per prima cosa voglio riportare mia figlia a casa e poi voglio che sia fatta giustizia”. Queste, le parole della mamma di Sibora Gagani, Elisabetta Shahini, pochi giorni dopo il ritrovamento di quel corpo in Spagna. Nascosto proprio nell’appartamento che sua figlia condivideva con “quel ragazzo”, come lo chiama mamma Betta, senza la forza di pronunciarne il nome.
Ora che è arrivata la conferma, resta solo il diritto di una madre a dare degna sepoltura alla figlia, per un ultimo saluto. E una pretesa, dovuta: che “sia fatta giustizia”.
Fonte: Fanpage
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