Innovazione, così il porto di Napoli si apre alle startup

11 Luglio 2019 - 19:46

Innovazione, così il porto di Napoli si apre alle startup

Il futuro passa per il porto di Napoli. Che diventa un hub dell’innovazione, aprendosi all’hi-tech in una lunga giornata dedicata alle startup. Perché la digitalizzazione dell’industria portuale è fondamentale per attrarre operatori giovani e creare posti di lavoro.
Mercoledì 10 luglio, nella nuovissima Volaviamare HQ del molo Beverello, che si candida a incubatore di startup, la community NAStartUp e la compagnia marittima Alilauro hanno dato vita all’Innovation Seafront Summit, un incontro tra esperti per discutere su iniziative per trasferire il know how tecnologico delle aziende hi-tech e delle startup al porto di Napoli.
“Creare un network che, attraverso la tecnologia, soddisfi gli 8 milioni di passeggeri che transitano ogni anno nel porto di Napoli è fondamentale”, ha spiegato Salvatore Lauro, presidente Volaviamare, mentre Pietro Spirito (Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno) ha sottolineato l’esempio virtuoso di Rotterdam con Port XL, “cui Napoli deve guardare con estrema attenzione per evitare di restare indietro”.
Dalla logistica al food, dal turismo all’agricoltura smart, alcune tra le realtà giovanili più interessanti d’Italia si sono presentate agli imprenditori, con l’obiettivo di proiettare il porto nel cuore del terzo millennio: un evento che ha coinvolto oltre duecento persone e dal quale sono nate nuove sinergie e che si è accompagnato a un corso gratuito di project management, tenuto da Paola Mosca, management & coaching consultant.
Tra gli interventi della tavola rotonda, quelli di Vittorio Ciotola (presidente Giovani Industriali di Napoli), Eleonora Chioda (caporedattrice Millionaire e autrice del libro “Silicon Valley”, Hoepli), Davide Dattoli (founder dello spazio di co-working Talent Garden e tra gli under 30 più influenti secondo Forbes) e Riccardo Monti (ad Triboo).

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