L’influenza stagionale sta dilagando tra la popolazione italiana.
La situazione negli ospedali italiani si presenta particolarmente critica a causa dell’influenza stagionale, che si aggiunge alle sfide poste dal COVID-19.
Sebbene i ricoveri per COVID stiano diminuendo, l’impatto dell’influenza stagionale sta crescendo, specialmente sulla popolazione anziana e fragile, sovraffollando i pronto soccorso e aumentando la richiesta di posti letto.
In alcuni casi, la febbre elevata e le difficoltà respiratorie richiedono ricoveri in terapia intensiva, aumentando il carico sui già affaticati reparti ospedalieri.
Il problema è acuito dalla mancanza di strutture adeguate e dalla carenza di personale sanitario, come evidenziato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso). La situazione è resa ancora più critica dalla necessità di isolare i pazienti COVID-19 per prevenire ulteriori infezioni, limitando così la disponibilità di posti letto per altri pazienti.
Queste polmoniti influenzali tendono a complicarsi più frequentemente con sovrainfezioni batteriche.
Non è ancora chiaro se queste forme gravi siano dovute a un calo dell’immunità verso i virus dell’influenza dopo due anni di pandemia o a varianti virali più aggressive.
Influenza stagionale nei bambini
Per quanto riguarda i bambini, si registra un notevole aumento degli accessi ai pronto soccorso, con un triplicarsi degli accessi nell’ultimo mese, principalmente per bronchiolite, un’infezione virale acuta del sistema respiratorio. Il picco dell’influenza è atteso in gennaio, con l’incidenza che sta già superando quella dell’anno precedente.
Ospedali come quello di Rimini stanno registrando un numero crescente di pazienti in terapia intensiva a causa dell’influenza.
In questo contesto, l’allarme è anche per la carenza di medici di base, un problema che si somma alle altre sfide del sistema sanitario italiano.
La mancanza di medici e infermieri, unita alle pressioni sui pronto soccorso e sugli ospedali, sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale, con un aumento dei casi di influenza e altre infezioni respiratorie che stanno sovraffollando i pronto soccorso e i reparti ospedalieri.
In risposta a questa situazione, sono stati programmati Open day in varie regioni italiane per incentivare le vaccinazioni sia contro il COVID-19 che contro l’influenza. Queste misure mirano a migliorare la copertura vaccinale, ritenuta insoddisfacente quest’anno, e a ridurre l’impatto dell’influenza sui gruppi più vulnerabili, come gli anziani non vaccinati.
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