Arresto dell’infermiere
La Guardia di Finanza ha arrestato un infermiere di 44 anni per aver violato sessualmente alcuni pazienti affetti da tumore. L’uomo lavorava nel reparto di oncologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio Presidio “De Lellis” di Catanzaro, dove si occupava della cura dei malati.
Le accuse
L’infermiere avrebbe approfittato della debolezza fisica e psicologica dei pazienti, sia uomini che donne, per costringerli a subire atti sessuali contro la loro volontà. Le vittime erano ricoverate in ospedale o si recavano periodicamente per sottoporsi a cicli di chemioterapia.
Le indagini
La Procura di Catanzaro ha coordinato le indagini, che hanno accertato che gli episodi di violenza si sarebbero verificati più volte nell’arco di un anno. Numerose testimonianze hanno confermato la natura violenta dei comportamenti dell’infermiere, che agiva durante il suo turno di lavoro.
L’allarme
Lo stesso ospedale ha allertato i militari, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di altri dipendenti e pazienti. La direzione sanitaria ha collaborato con le autorità per consentire l’arresto dell’infermiere, che è stato sorpreso intorno alle 6:00 di questa mattina.
La detenzione
L’uomo è stato accusato di violenza sessuale aggravata e trasferito nel carcere di Vibo Valentia, l’unica struttura in Calabria adatta a ospitare soggetti che hanno commesso reati di natura sessuale. Il gip del tribunale di Catanzaro ha emesso il provvedimento cautelare.
La reazione
La notizia ha suscitato indignazione e sdegno tra la popolazione e le istituzioni. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha espresso la sua solidarietà alle vittime e la sua fiducia nella giustizia. Anche le associazioni dei malati di tumore hanno condannato il fatto e offerto il loro sostegno ai pazienti coinvolti.
Altri casi
Purtroppo, questo non è il primo caso di violenza sessuale nei confronti di pazienti oncologici in Italia. Nel 2019, un medico dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma fu arrestato per aver abusato di una donna in cura per un tumore al seno. Nel 2018, un infermiere dell’ospedale San Raffaele di Milano fu condannato a 5 anni e 4 mesi per aver molestato una paziente terminale.
La prevenzione
Questi episodi mostrano quanto sia importante prevenire e denunciare ogni forma di violenza nei luoghi di cura. Chi subisce o assiste a un abuso deve avere il coraggio di parlare e chiedere aiuto. Solo così si potrà garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti dei pazienti.
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