Dal 14 dicembre al 21 dicembre, Giove e Saturno si allineano per formare la prima “stella di Natale”…
dopo quasi 400 anni!
L’eclisse non sarà purtroppo visibile dall’Italia, ma non mancheranno occasioni per seguire l’evento in streaming.
Il fenomeno delle eclissi di Sole resta sempre uno dei più affascinanti che la natura offra…
Ma facciamo un brevissimo “excursus” sul termine.
La parola è di origine greca: “ékleipsis”, ovvero “abbandono”, “mancanza”.
Da “ekléipo”, “lascio”, “abbandono” (con allusione alla scomparsa del disco solare o lunare).
Dal greco si originò il latino “eclìpsis“.
Di qui, una forma italiana regolare in “-e”: “eclisse“.
In seguito, si fece largo una forma dotta, rispettosa della finale “-i” del latino: “eclissi“, appunto.
La forma dal latino è oggi la più comunemente diffusa.
Ma entrambe le forme – eclisse ed eclissi – hanno uguale ragion d’essere per la nostra lingua.
Circa il genere, è ancora più semplice: femminile in greco, femminile in latino, femminile in italiano.
Tornando al nostro evento:
il 14 dicembre, il Sole è scomparso dal cielo per qualche minuto.
L’eclisse inizia infatti alle 14:33 del 14 dicembre (ora italiana), per terminare alle 19:53. Con il picco di oscurità alle 17:13.
La congiunzione è invece prevista per il 21 dicembre, appuntamento al crepuscolo!
Per noi, sarà il solstizio d’inverno.
Il 21 dicembre, Giove e Saturno formeranno la prima “stella di Natale”, in quasi 400 anni.
L’eclisse sarà visibile soprattutto in Cile e in alcune zone dell’Argentina, nel pomeriggio.
Mentre alcune zone del Sud America meridionale, dell’Africa Sud-Occidentale e dell’Antartide dovrebbero poter ammirare un’eclissi solare parziale.
In Italia, invece, potremo assistere all’evento solo in streaming.
Ma la congiunzione è completamente visibile a occhio nudo, proprio nel giorno più corto dell’anno.
Che sia di buon auspicio!