Il Viminale: stop a manifestazioni no green pass in aree sensibili, concessi solo sit-in lontano dal centro

11 Novembre 2021 - 7:51

Il Viminale: stop a manifestazioni no green pass in aree sensibili, concessi solo sit-in lontano dal centro

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha evidenziato il fatto che, si può manifestare ma servono regole che proteggano gli altri cittadini. Ribadisce –

“Il diritto di manifestare è costituzionalmente garantito ma esiste anche un bilanciamento dei diritti” . Intanto mercoledì ha inviato una circolare ai prefetti

perché individuino aree che, per interesse della comunità, possano essere interdette alle manifestazioni. I prefetti, si legge nella circolare, dovranno individuare “specifiche aree urbane sensibili,

di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni

pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica”. “Manifestazioni non possono penalizzare economia in rialzo”

“Sono diversi sabati che le città hanno tantissime difficoltà”, ha sottolineato il ministro all’Assemblea dell’Anci, ringraziando i sindaci per il loro ruolo per la tutela della sicurezza e della salute.

“Tante giornate prefestive che hanno messo a dura prova non solo i cittadini, ma anche le attività commerciali che si trovano in un momento positivo per la ripresa – ha detto ancora -.

E non si può pensare che a fronte di un’economia in rialzo, la penalizziamo con tutte queste manifestazioni”. “Vaccinati hanno diritto a spazi sicuri”Presentando la direttiva, il ministro ha aggiunto:

“C’è l’esigenza di tanta parte dei cittadini, che hanno fatto la vaccinazione, osservano le regole e hanno diritto ad avere spazi di vita sicuri. E allora noi non dobbiamo

dimenticare che siamo in un periodo di pandemia e rischiamo che ci sia un aumento dei contagi e dobbiamo stare attenti, al di là di quelle che sono queste manifestazioni no Green pass che ogni sabato vediamo”.

Nella direttiva si parlerà del bilanciamento dei diritti: il diritto alla manifestazione, ma anche il diritto al lavoro, allo studio, alla salute.