Il Vaticano dice sì ai trans e ai gay: possono battezzarsi, sposarsi e fare da padrini

9 Novembre 2023 - 9:12

Il Vaticano dice sì ai trans e ai gay: possono battezzarsi, sposarsi e fare da padrini

Il Vaticano ha fatto un passo storico verso l’accoglienza dei transessuali e delle persone omoaffettive nella Chiesa cattolica. In un documento approvato da Papa Francesco, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha risposto a alcune domande poste da un vescovo brasiliano su come trattare questi casi nei sacramenti del battesimo e del matrimonio.

Il documento afferma che un transessuale, anche se ha cambiato sesso con ormoni e chirurgia, può ricevere il battesimo se non c’è il rischio di scandalizzare o confondere i fedeli. Lo stesso vale per i bambini e gli adolescenti con problemi di identità di genere, se sono ben preparati e disposti.

Un transessuale adulto può anche fare da padrino o da madrina a un battezzato, a certe condizioni. Bisogna che conduca una vita conforme alla fede e che non ci sia pericolo di scandalo. Il compito di padrino o madrina, però, non è un diritto e va valutato con prudenza pastorale.

Il documento si occupa anche dei figli di genitori gay, che siano stati adottati o ottenuti con altri metodi come l’utero in affitto. In questo caso, il Vaticano dice che il bambino può essere battezzato se c’è la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica.

Infine, il documento affronta la questione dei padrini omosessuali che convivono con un’altra persona. Anche in questo caso, il Vaticano apre la possibilità di ammetterli al compito di padrino o madrina, se conducono una vita conforme alla fede e se non c’è pericolo di scandalo.

Le risposte del Vaticano sono in punta di diritto canonico, ma sono senza dubbio rivoluzionarie. Seguono l’appello di Papa Francesco a accogliere tutti nella Chiesa, senza esclusioni. Il documento l’ha firmato il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e pubblicato sul sito ufficiale del Vaticano.

Il documento è frutto di una consultazione tra il Dicastero per la Dottrina della Fede e il vescovo di Santo Amaro in Brasile, mons. José Negri. Il vescovo aveva posto al Vaticano alcuni quesiti sul tema dei transessuali e delle persone omoaffettive lo scorso luglio. Il Vaticano ha risposto dopo aver esaminato attentamente le questioni.

Il documento ha suscitato diverse reazioni tra i fedeli e i commentatori. Alcuni hanno apprezzato il gesto di apertura e di misericordia del Vaticano, altri hanno criticato la mancanza di chiarezza e di coerenza con la dottrina cattolica. Il documento, infatti, non entra nel merito delle questioni morali e antropologiche che riguardano i transessuali e le persone omoaffettive.

Il documento del Vaticano non chiude il dibattito, ma lo apre a nuove riflessioni e approfondimenti. Si tratta di un passo importante, ma non definitivo, verso una maggiore comprensione e integrazione dei transessuali e delle persone omoaffettive nella Chiesa cattolica. Il documento invita a un dialogo sincero e rispettoso tra tutti, nel segno dell’amore e della verità.
Fonte: TGcom24

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