Il trapper Shiva a processo con rito abbreviato, accusato di tentato omicidio

10 Maggio 2024 - 8:03

Il trapper Shiva a processo con rito abbreviato, accusato di tentato omicidio

Lo scorso ottobre Shiva (all’anagrafe Andrea Arrigoni) era stato arrestato per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose.

L’indagine era nata dopo una sparatoria avvenuta a Settimo Milanese (Milano) la sera dell’11 luglio, davanti alla sua casa discografica. Qui due giovani

milanesi rimasero feriti da colpi d’arma da fuoco alle gambe. Il tentato omicidio sarebbe avvenuto durante un tentativo di aggressione da parte dei due

ragazzi nei confronti del rapper. Ora nei suoi si apre un nuovo capitolo giudiziario confronti. Dopo il carcere e i domiciliari, ora l’artista sarà processato con

il rito abbreviato (che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna) nell’inchiesta che lo vede accusato di tentato omicidio nei

confronti di due ragazzi. I suoi legali Daniele Barelli e Marco Campora hanno potuto avanzarla dopo che alle imputazioni si è aggiunta

l’accusa di ricettazione. Non è l’unico grattacapo giudiziario per il trapper, che è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno (insieme con altri cinque

giovani), per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto 2023. Qualche tempo fa il giudice di Ascoli ha attenuato la misura cautelare dei

domiciliari emessa nei suoi confronti con un obbligo di dimora. A febbraio i suoi legali sono riusciti a ottenere i domiciliari e ora con il rito

abbreviato puntano a una riduzione della pena, in caso di condanna. “Siamo fiduciosi, nel corso del processo riusciremo a dimostrare che Shiva non ha

fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni subite”, avevano dichiarato i legali Marco Campora e Daniele Barelli al momento del suo rilascio.

Secondo la difesa, Shiva ha agito in legittima difesa dopo essere stato attaccato da Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi, entrambi lottatori di arti marziali miste (MMA).

L’aggressione avrebbe causato la rottura della sua mandibola. Shiva ha continuato a fare musica anche durante i mesi di permanenza nel carcere di San Vittore

(durante i quali Shiva è diventato anche papà). In “Milano shotta freestyle” parla esplicitamente di quanto gli è capitato, dipingendo il mondo delle gang milanesi. Fonte tgcom24.