Il sangue di San Gennaro si è nuovamente sciolto nel “miracolo di maggio”, come annunciato dal vescovo don Mimmo Battaglia alle 17:03.
La processione di maggio è un evento importante.
Tale processione commemora il trasferimento delle reliquie del Santo dalle catacombe di Capodimonte al cimitero nell’agro Marciano, nel territorio di Fuorigrotta.
Questa processione, nota anche come “degli infrascati”, prende il nome dalla tradizione dei partecipanti al corteo di proteggere la testa dal sole con corone di fiori.
Il vescovo Battaglia si è recato nella Cappella del Tesoro alle 17:00.
Accolto dalla Deputazione guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, ha aperto la cassaforte che custodisce le reliquie del Santo.
Prima dell’inizio della processione, è stato offerto un breve momento di preghiera guidato dall’arcivescovo.
Durante il percorso, i parroci della zona hanno onorato il santo patrono con offerte di incenso e suoni di campane, accompagnati dalla fanfara dei carabinieri.
Alle 18:00 nella basilica di Santa Chiara, l’arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica durante la quale sono state recitate preghiere per il miracolo della liquefazione del sangue del Santo.
La teca contenente le ampolle del sangue di San Gennaro verrà venerata per tutta la settimana seguente nella Cappella del Tesoro, ad eccezione del sabato e della domenica.
Questo evento è molto importante per la città di Napoli e richiama fedeli da tutto il mondo.
La tradizione della liquefazione del sangue di San Gennaro si ripete tre volte l’anno: il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.
Ogni volta, la città e la Chiesa celebrano il miracolo della liquefazione del sangue, che è considerato un segno di protezione e di benedizione per la città e per i suoi abitanti.
Fonte: fanpage
Leggi anche:Miracolo di San Gennaro