Con passo tranquillo, due valigie tra le mani, una donna entra in un bar di Parigi. Appoggia la più pesante a terra, si siede e con fare freddo cerca di mostrarne il contenuto a un uomo seduto di fronte. Dentro quella valigia c’era il corpo martoriato di Lola, una bambina di 12 anni scomparsa poche ore prima. Le telecamere di sorveglianza del locale hanno immortalato la scena, oggi parte degli atti del processo contro l’assassina, Dahbia Benkired, la 24enne franco-algerina accusata del brutale omicidio che sconvolse la Francia nell’ottobre 2022.
Il filmato è stato mostrato venerdì scorso alla Corte d’Assise di Parigi,durante la prima settimana di dibattimento. Secondo l’inchiesta, Benkired avrebbe attirato Lola nel suo appartamento, dove la bambina sarebbe stata violentata, torturata con forbici e taglierino e infine soffocata con del nastro adesivo. Poi, con calma disumana, la donna avrebbe riposto il corpo nella valigia, portandola in giro per ore tra i bar e le strade del quartiere.
Nel video mostrato in aula, la donna indica la valigia al suo interlocutore, la socchiude e sembra invitarlo a guardare all’interno. Non è chiaro se l’uomo si sia reso conto dell’orrore che nascondeva. Dopo aver lasciato il bar, Benkired avrebbe vagato ancora per ore, comprando persino un croissant in una panetteria prima di abbandonare la valigia vicino al palazzo dove viveva la vittima.
Durante la proiezione, l’imputata è rimasta impassibile, come già al momento dell’arresto. “Non mi tocca”, avrebbe detto agli investigatori davanti alle foto del corpo di Lola, aggiungendo di essere stata a sua volta vittima di violenza. Per l’accusa, il movente sarebbe una vendetta contro la madre della bambina, portinaia del palazzo che le aveva negato un favore banale. Se riconosciuta colpevole, Dahbia Benkired rischia l’ergastolo.
fonte: fanpage