Il presidente ungherese Orban a Roma: “L’UE non conta niente!”

27 Ottobre 2025 - 16:04

Il presidente ungherese Orban a Roma: “L’UE non conta niente!”

Oggi il presidente ungherese Viktor Orban è a Roma per un incontro con Papa Leone XIV e, successivamente, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

In alcune dichiarazioni rilasciate al quotidiano Repubblica ha affermato: “L’Unione europea non conta nulla. Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia”. Ha poi aggiunto: “Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi”.

Prima dell’incontro con il pontefice, sul suo profilo Facebook, aveva scritto: “Il mondo si sta lentamente abituando alle guerre. Negli ultimi due decenni, i conflitti militari sono divampati uno dopo l’altro in tutto il mondo: dal Caucaso al Medio Oriente, e ora la guerra russo-ucraina che infuria da tre anni. Notizie e immagini di distruzione e vittime di guerra ci piovono addosso. All’inizio siamo scossi, poi rattristati, e infine iniziamo ad abituarci. Ma man mano che il mondo si abitua alle guerre, queste diventano sempre più pericolose, come un incendio in una torrida giornata estiva. Se non facciamo nulla, prima o poi le fiamme raggiungeranno il nostro Paese, le nostre case e il futuro dei nostri figli. Se vogliamo preservare la pace in Ungheria, non possiamo nuotare con la corrente mainstream di Bruxelles”.

Dopo l’incontro, sul social X, ha affermato: ““Ho chiesto a Sua Santità di sostenere gli sforzi pacifisti dell’Ungheria”.

Diverse le polemiche suscitate dal presidente dell’Ungheria a Roma, derivanti dalle posizioni molto conservatrici del governo ungherese e dagli scontri con l’UE. Durante un incontro con la Comunità di Sant’Egidio, il ministro degli esteri Antonio Tajani ha affermato: “Meloni è un leader di un paese che fa parte dell’Unione europea, non c’è nulla di male a ricevere Orban. L’Ungheria è un paese amico, poi uno può essere più o meno d’accordo sulle politiche di uno Stato, però io sono sempre rispettoso di tutte le identità nazionali. Essere europeista non significa cancellare le identità nazionali, anzi, l’Europa è forte delle sue differenze, non sono mai per criminalizzare qualcuno. A volte pure le criminalizzazioni sono strumentali”.

Fonti: Ansa, RaiNews

Fonte Foto: Flickr

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