Il “Papu” Gómez squalificato per due anni.
Questa la sanzione arrivata in mattinata dalle autorità antidoping.
Il calciatore argentino, neo campione del mondo con la sua nazionale, che si era accasato poche settimane fa con il Monza, risultò positivo ai test antidoping quando era ancora un giocatore del Siviglia, infatti durante un allenamento, le autorità competenti si presentarono al centro sportivo per un controllo a sorpresa. Secondo le dichiarazioni, il “Papu” provò a giustificare il tutto dichiarando di aver avuto un problema di salute nelle notti precedenti e di aver assunto un farmaco senza il previo consulto medico. Tutto ciò però non giustificherebbe affatto il calciatore ex Atalanta, che, come regola, avrebbe dovuto informarsi e consultare la Lista delle sostanze vietate dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) oppure rivolgersi ad un parere medico, al fine di verificare tutte le componenti presenti all’interno del farmaco.
Della situazione che si sarebbe venuta a creare, il Siviglia ed il calciatore ne erano ovviamente a conoscenza prima di oggi e tutto ciò era stato di intralcio per l’argentino nel trovare una squadra proprio durante questa estate. Arriviamo perciò a poche settimane fa quando Gómez firma con il Monza, operazione che, dopo la squalifica arrivata quest’oggi dalla UEFA, si è rivelata inutile (salvo drastiche riduzioni di squalifica), poiché il “Papu” ha disputato appena due partite nella squadra lombarda e con ogni probabilità saranno le ultime partite in carriera del Papu, ormai 35enne.
Un’altro caso di doping in Serie A quest’anno, dopo quello che ha coinvolto Paul Pogba della Juventus.
Un’altra brutta notizia, in questo periodo di grande confusione, per tutti gli amanti di questo sport che sicuramente ne gradirebbero di ben altre.